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Ancona Matelica, parola a Masetti: «Il punto è buono»

L'Ancona Matelica ha ripreso a lavorare ieri pomeriggio al Paolinelli in vista della prossima partita con Il Siena. Hanno lavorato a parte Papa e Del Sole, fermo Farabegoli

Duello tra Arras del Grosseto (maglia Rossa) e Masetti dell'Ancona - foto Ufficio stampa Ancona Matelica

ANCONA – Quando l’area tecnica in estate ha deciso di puntare su un difensore centrale del 2001, sembrava un azzardo. Invece, scommettere su una pedina come Lorenzo Masetti, che non aveva mai giocato con frequenza nei tornei professionistici, è stata una mossa determinante. Buon fisico, attento, un marcatore centrale di personalità.

Masetti il punto di Gubbio è buono secondo lei?
«Sì, perché è arrivato in trasferta e in un campo difficile reso ancor più impervio dalle condizioni climatiche che non hanno aiutato molto. Nel primo tempo abbiamo sofferto la loro offensiva poi però con coraggio siamo riusciti a tener botta e venir fuori, nonostante le difficoltà e gli episodi negativi. Lo giudico positivamente».

A colpire è stata la reazione della squadra…
«Questo gruppo ha grande forza interiore. Non ci siamo disuniti né dopo lo svantaggio né dopo il rigore sbagliato da Luca (Iotti, ndr). Non so quante altre squadre avrebbero trovato la forza giusta per rialzare la testa».

Cosa ha detto a Iotti per incoraggiarlo dopo l’errore?
«Appena ha fallito il penalty, in campo gli ho detto di rimanere tranquillo e continuare a giocare con il solito spirito e infatti non ci sono stati problemi. I rigori li sbaglia chi ha il coraggio di assumersi responsabilità e di calciarli, Luca è un giocatore straordinario che si sta rivelando fondamentale anche per la mia crescita in campo e fuori. È più grande, dispensa sempre consigli utili, si è creata una bella intesa tra di noi. Avrebbe meritato quella gioia per l’impegno che mette in ogni allenamento e in ogni partita».

Si vede in una categoria diversa il prossimo anno?
«Non sta a me giudicare questo. A vent’anni ho l’obbligo di rimanere concentrato, di lavorare migliorandomi e di non pensare al futuro. Ancona è una piazza importante, una sfida prestigiosa che mi sta dando tanto sotto tutti i punti di vista. Cerco di trarre tutto quello che potrà essermi utile ma soprattutto di contribuire attivamente a quelli che sono gli obiettivi della squadra».

Domenica arriverà il Siena…
«La voglia di scendere in campo per vincere le partite deve esserci sempre, indipendentemente dagli episodi che ultimamente sono stati negativi per noi. La squadra deve essere consapevole dei suoi mezzi ma soprattutto di giocarsi le sue carte per dare una gioia ai tifosi che sono sempre al nostro fianco».

In questo il Del Conero può aiutarvi contro una big, seppur ferita, come la formazione toscana?
«È una partita che riveste una bella importanza. Ci teniamo a tornare alla vittoria in casa che manca ormai da tantissimo tempo (16 ottobre, 2-0 con il Montevarchi con doppietta di Rolfini su rigore, ndr). Sappiamo che sarà difficile, incontriamo una squadra blasonata come il Siena che è stata costruita per stare nella parte alta della classifica e che sarà arrabbiata per la sconfitta interna per 1-3 con il Grosseto. Dovremo prepararla nei minimi dettagli stando attenti a non dare nulla per scontato».

Non sappiamo ancora se Alberto Paloschi sarà della partita. A livello personale si augura di poterlo affrontare sul campo?
«Per un giovane difensore come me mettersi alla prova e affrontare certi attaccanti che hanno un grande passato di Serie A è sempre stimolante. Non conosco le condizioni fisiche di Paloschi (assente nelle ultime due giornate, ndr) ma al di là di tutto dovremo fare il massimo come squadra per ottenere punti preziosi».