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Vittoria dell’Ancona Matelica sul Siena, mister Colavitto: «Che emozione»

I dorici hanno ritrovato la vittoria che mancava dal 16 ottobre. Tre punti di platino, utili per la classifica e per il morale. A decidere la partita il centrocampista Delcarro, cui Colavitto darà fiducia anche a Teramo

Mister Gianluca Colavitto (Foto, Ufficio stampa)

ANCONA – Dopo cinquanta giorni dall’ultimo successo in campionato, finalmente l’Ancona Matelica ha ritrovato la strada della vittoria superando per 3-2 il Siena. Una rimonta pazzesca, epica. Sotto di due, i biancorossi nel giro di venti minuti hanno ribaltato il punteggio. Il gol del 3-2 di Delcarro, arrivato al novantecinquesimo, ha fatto esplodere il Del Conero.

«Non so se questa vittoria è una svolta so solo che il calcio ti regala emozioni impressionanti ha confessato il tecnico biancorosso Gianluca Colavitto -. Siamo passati dall’inferno al paradiso in un quarto d’ora, la squadra ha confermato di avere un’anima poi come sempre faremo le nostre analisi oneste e coerenti».

I quattro cambi hanno fatto la differenza, è d’accordo?
«Erano preparati già dall’inizio e forse dovevo farli prima, ci hanno dato una spinta decisiva ma se devo trovare un episodio chiaro cito la parata di Avella sullo 0-2. Lì mi sono girato verso la panchina e ho detto che questa partita l’avremmo vinta».

Il gol di Rolfini e la doppietta di Delcarro sono arrivati in situazione di 3-4-3 con una squadra all’attacco e più spregiudicata rispetto a quella timorosa della prima ora, perchè?
«Non è il modulo ma è l’atteggiamento che fa la differenza. Era fondamentale vincere, ci siamo riusciti in rimonta ma non dobbiamo pensare che non ci siano cose da correggere. Adesso testa bassa e lavorare».

Al di là della doppietta, darà fiducia a Delcarro dalla prossima partita?
«Io questi ragazzi, che voglio bene come figli li vedo tutta la settimana e scelgo nel bene esclusivo dell’Ancona non di Colavitto. Delcarro ha fatto due gol e ce li teniamo stretti, mi auguravo di farlo entrare in un’altra situazione. Questi ragazzi hanno mostrato serietà e professionalità».

Tifosi straordinari, non trova?
«Questa curva, questa gente, ci responsabilizza a tutti. Ogni settimana vorremmo ritrovarci sotto la Nord ad esultare in questo modo. Ringrazio la tifoseria perché non ci ha mai abbandonato. E sono contento anche che qualche signore in tribuna, alle mie spalle, mi abbia detto qualche parola non amichevole perché queste cose mi danno la forza».