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Anconitana, dall’Umbria sono sicuri: Damaschi e Arcipreti vicini ai dorici

I due dirigenti umbri, secondo un'indiscrezione, sarebbero vicinissimi ad entrare nei quadri dirigenziali biancorossi. Per quanto riguarda il mercato, ufficiali le uscite di Mercurio, Micucci e Cameruccio

Roberto Damaschi
Roberto Damaschi, insieme ad Alvaro Arcipreti accostato all'Anconitana

ANCONA- Mentre l’Anconitana è impegnata su due fronti, quello del Dorico (con la pubblicazione del bando per la gestione) e quello della Serie D (proprio in questi giorni sarà presentata la domanda di ripescaggio, il presidente Stefano Marconi sta cercando di non lasciare nulla al caso. Il numero uno biancorosso, come non ha mai nascosto, sta puntando a potenziare anche la compagine societaria così da allestire una formazione in grado di vincere e far bene sia in Eccellenza che, eventualmente, in Serie D. A questo proposito, nella giornata di ieri, dall’Umbria è rimbalzata un’indiscrezione determinante per il futuro.

Roberto Damaschi ed Alvaro Arcipreti, come riportato dal sito umbro Eccellenzacalcio.it, sarebbero vicini all’Anconitana dopo un primo scambio di vedute avuto proprio con Marconi. Damaschi, imprenditore petrolifero ed ex presidente del Perugia dopo il fallimento del 2010, riportò i grifoni nel professionismo vincendo anche la coppa Italia di D. Arcipreti, in quella stessa squadra, era il direttore sportivo (ruolo ricoperto anche in altre parti d’Italia tra cui San Benedetto del Tronto) vantando alle sue spalle diversi campionati di Eccellenza e Serie D. Alcuni dei quali vinti. I due hanno ottimi rapporti con Ermanno Pieroni, l’attuale direttore generale dell’Arezzo, che patron Marconi ha sempre cercato di riportare ad Ancona, il quale, vista l’incertezza della categoria potrebbe rimandare ogni discorso legato al suo ritorno all’ombra del Conero.

Capitolo mercato. Per il momento solo uscite da parte dell’Anconitana. Nella fattispecie hanno salutato Paolino Mercurio e Lucio Micucci, che si accasano alla Maceratese di mister Francesco Nocera, oltre ad Alessandro Cameruccio che ha fatto ritorno alla Jesina.