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Anconitana, Marconi: «Prudenti ma molto ottimisti per il nostro futuro»

Il presidente biancorosso nel suo intervento a Radio Tua ha parlato di serie D, di rafforzamento della compagine societaria e di Dorico il cui bando di gestione sarà pronto da giugno.

Curva Nord Ancona
La Curva Nord biancorossa in una trasferta a Senigallia

ANCONA- Le speranze di serie D, il Dorico e la componente societaria. Ormai, da tempo, sono questi gli obiettivi dell’Anconitana in quest’estate immediatamente successiva al lockdown per il Covid-19. Mentre si attende il consiglio federale del 3 giugno, che dovrà ratificare le proposte di promozione e retrocessione portate sul tavolo dalla Lega Nazionale Dilettanti, i dorici si stanno iniziando a muovere. Con l’aiuto dell’avvocato Eduardo Chiacchio, il presidente Stefano Marconi vuole fortemente il salto di categoria. E i segnali che arrivano, come lui stesso ha confermato nell’intervento a Radio Tua del lunedì, sono incoraggianti: «Non posso sbilanciarmi ma deve trapelare un concreto e moderato ottimismo intorno all’Anconitana. Ci vuole fiducia, il tempo degli illusionisti è finito. Intanto cerchiamo di capire quali criteri saranno privilegiati, nessuno ha parlato di settore giovanile si guarderà ad altro. Saranno valutati i club che meritano rispetto e considerazione ma, per il momento, non voglio aggiungere di più».

Passi avanti anche per il Dorico dove, nel mese di giugno, sarà pubblicato il bando di gestione a cui l’Anconitana parteciperà con grande vigore: «Il Dorico rappresenta un punto importante del nostro progetto e faremo di tutto per aggiudicarci la gestione. Mai prima d’ora c’era stata una cittadella del calcio ad Ancona, sarebbe qualcosa di storico. Inoltre sarebbe bello anche istituire la nostra sede presso l’impianto e magari la creazione di un museo. Tutte cose delle quali potrò occuparmi dopo aver lasciato la gestione tecnica ad un professionista». Proprio in questo senso, senza tanti mister, il preferito del presidente Marconi è sempre l’attuale direttore generale dell’Arezzo Ermanno Pieroni. Le motivazioni sono state espresse dallo stesso numero uno biancorosso:

«Ho bisogno di un professionista che sappia valutare, decidere. Uno che sia nel mondo del calcio da tempo. Una figura come Ermanno Pieroni ha grandi competenze trasversali, sa relazionarsi ed ha grandi capacità. Sulla nostra compatibilità non vedo problemi anzi, sono convinto che eventualmente potremmo formare una grande coppia. Non ci siamo sentiti di recente, solo qualche settimana fa, Ermanno oggi è un tesserato dell’Arezzo. Voglio chiarire che non si tratta di nessun disimpegno da parte della famiglia Marconi che manterrà la proprietà. Ritengo che, in questo momento, ci serva una figura che ci permetta il salto di qualità. Se andremo avanti con le nostre forze resteremo in balia di procuratori in cerca di sopravvivenza».