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Anconitana, mister Nocera chiede un cambio di mentalità

I dorici hanno impattato 1-1 a Cattolica con il Gabicce Gradara mostrando evidenti passi indietro soprattutto sotto il piano del gioco. Nocera: «Qualcosa va cambiato soprattutto come mentalità». E intanto si aspettano movimenti dal mercato svincolati

Stefano Marconi e Francesco Nocera nel giorno della presentazione
Stefano Marconi e Francesco Nocera nel giorno della presentazione

CATTOLICA- Molto razionale mister Francesco Nocera nell’analizzare il pareggio dell’Anconitana sul campo del Gabicce Gradara. Con l’1-1 i dorici hanno perso due punti rispetto alla Vigor Senigallia inseguitrice che ora tallona alle spalle: «Sicuramente è stata una brutta partita ma bisogna arrivare a capire che più si va avanti e più la tensione aumenterà. Bisogna starci con la testa, soprattutto su certi campi difficili dove la gara va interpretata anche e soprattutto sotto l’aspetto agonistico. Su questo bisogna necessariamente alzare la nostra asticella».

Una brutta partita sotto tanti punti di vista, principalmente riguardo al gioco espresso: «Se una squadra ti aggredisce come ha fatto il Gabicce si può e si deve arrivare in porta muovendo velocemente la palla, non lo abbiamo fatto e bisogna insistere su questa cosa. Siamo andati in vantaggio nel primo tempo mentre nella ripresa ci siamo innervositi. La pressione a cui possiamo essere sottoposti nasce dal fatto che dietro abbiamo trovato una squadra che sta tenendo il nostro passo, e questo pareggio di oggi deve servirci da lezione per non allentare nel modo più assoluto la tensione. Ci teniamo stretti il primato ma la mentalità, in gare come questa, va cambiata».

Tra le note positive non manca l’affetto dei tifosi che anche a Cattolica hanno mostrato il proprio calore alla squadra: «Il fatto che ci abbiano chiamato sotto la curva a fine gara mi rincuora e dona fiducia – prosegue il tecnico dell’Anconitana –. A livello agonistico bisogna migliorare, inutile negarlo, qualcosa va cambiato soprattutto come mentalità».

E arriverà qualcosa anche dal mercato svincolati, come confermato da patron Marconi: «Ci sono un presidente e un direttore sportivo che sanno quello che va fatto. Io quando vedrò arrivare i giocatori li valuterò al campo. Noi parliamo spesso e ci confrontiamo su dove e come poter migliorare la squadra. Non è facile giocare ad Ancona ma chi vuole rimanere deve scrollarsi di dosso la pressione e dimostrare qualità soprattutto nell’interpretare le partite»