ANCONA- L’interesse della Giovane Ancona di Sergio Schiavoni al bando di gestione per il Dorico, a cui l’Anconitana ha sempre detto di voler partecipare con grande vigore, non ha distratto la società di Stefano Marconi dal grande obiettivo del momento. La conquista della serie D resta la priorità assoluta per i dorici, in particolar modo per dar vita a tutti i progetti futuri che la interessano da vicino. Tutto dipende dal salto di categoria, sia a livello societario che a livello tecnico. La serie D è conditio sine qua non per il percorso di rinascita dell’Anconitana e per la sua volontà di tornare nel calcio che conta.
La scadenza fissata è quella dell’8 giugno, data del prossimo consiglio federale che sarà chiamato a deliberare sulle proposte della Lega Nazionale Dilettanti. Se tutto andrà secondo i piani da ogni girone di serie D saliranno in Lega Pro le prime classificate mentre retrocederanno in Eccellenza le ultime quattro. Due saranno le possibilità per l’Anconitana che ha chiuso il suo campionato al secondo posto alle spalle del Castelfidardo. La prima è rientrare nel novero delle trentasei squadre promosse, in particolare tra le sei/otto (a seconda di qualche situazione particolare) ripescate dalle seconde classificate, considerando la promozione di tutte le prime della classe. L’altra possibilità è quella più a lungo termine, ovvero in sede di formulazione degli organici. Qualora qualche squadra di D, e le previsioni vadano proprio in questa direzione, dovesse alzare bandiera bianca ecco che potrebbero essere i dorici a occupare la casella vuota. Le speranze risiedono in alcuni elementi oggettivi inequivocabili come l’essere capoluogo di regione, avere a disposizione uno stadio come il Del Conero e vantare una tifoseria numericamente molto rilevante.
Ci sarebbe, tuttavia, anche una terza strada che è quella della serie D in sovrannumero. Ad alimentare questa possibilità è stato il legale napoletano Eduardo Chiacchio a cui l’Anconitana ha affidato le sue speranze: «Non escludo che si possa arrivare a questa soluzione, la ritengo un’ipotesi molto verosimile – ha spiegato nel suo intervento a Radio Tua – Il nostro obiettivo rimane il ripescaggio. Non posso sbilanciarmi, posso solo dire che il lavoro sarà incessante e non lasceremo nulla d’intentato».