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Anconitana, presentato il difensore Pierluigi Borghetti

Presentato nel capoluogo il difensore classe 1984 proveniente dal Tolentino. Presenti anche il DG Matteo Bartoloni e il DS Giuliano Santinelli che hanno spiegato anche i saluti di Mastronunzio e Lori

ANCONA- È stato presentato quest’oggi ad Ancona, presso il ristorante Qualità&Amore di Giuseppe Cingolani, il difensore classe 1984 Pierluigi Borghetti proveniente dal Tolentino. Alla conferenza stampa di presentazione erano presenti anche il DG Matteo Bartoloni e il DS Giuliano Santinelli:

«Sono stato lusingato dal corteggiamento dell’Anconitana, una piazza che fa gola a tanti giocatori e allenatori. È bastata una chiacchierata con il DG e con il presidente per chiudere tutto. C’è grande seguito, un grande pubblico e una grande passione intorno alla squadra e sono sicuro che il gruppo farà la differenza. Prima uomini e poi calciatori. Sono pronto a mettermi a disposizione consapevole che in Eccellenza il livello si è alzato e ogni partita si presenta dura specie se si viene considerati la squadra da battere».

È stata poi la volta di Matteo Bartoloni che dopo aver presentato il nuovo innesto ha spiegato gli addii di Gianclaudio Lori e Salvatore Mastronunzio, concretizzatisi nella serata di mercoledì: «Intanto voglio ringraziare i ragazzi per il contributo che hanno dato e quanto fatto per Ancona e per l’Anconitana. Con Lori è stato un incontro cordiale dove abbiamo comunicato la scelta tecnica optando per un under in porta su indicazione del mister in funzione futura. Non avendo ancora un settore giovanile vero e proprio alle spalle si è pensato che un under in Eccellenza fosse già una soluzione valida. Lori ha capito la situazione e ha deciso, a malincuore, di prendere altre strade personali con rammarico e dispiacere reciproci».

La stretta di mano tra Bartoloni e Borghetti

Con Mastronunzio le cose sono andate diversamente: «La nostra esigenza societaria era quella di puntare su profili più giovani e in quest’ottica vanno lette anche la conferma di Zaldua e l’innesto di Ambrosini. Abbiamo fatto un discorso anagrafico di prospettiva e non una mancanza di rispetto verso una persona che è considerata simbolo e bandiera – spiega ancora il Direttore Generale – Se avessimo voluto prendere le distanze da lui lo avremmo deciso prima. Gli ho chiesto di mettersi a disposizione nel progetto Anconitana sotto un’altra forma e cioè allenando nel settore giovanile e iniziando un percorso diverso anche di relazioni sul territorio nei rapporti con le scuole e con le società affiliate. Ha risposto negativamente ribadendo di non voler smettere di giocare a calcio, rifiutandosi così di proseguire questo percorso. I toni sono stati animati ma non si è mai sfociati in mancanza di rispetto. Ci siamo lasciati alla fine della chiacchierata telefonica con un reciproco in bocca al lupo».

Nei prossimi giorni sono attese le presentazioni degli altri nuovi innesti mentre sembra finita l’avventura in biancorosso di Elias Marengo e Luca Jachetta.