Dopo l’ottimo pareggio di sabato a Brescia, l’Ascoli si è tuffato nella gara di Coppa Italia con il Perugia, appena retrocesso in LegaPro. Ci si attendeva una conferma della prestazione mostrata al “Rigamonti”, invece è scaturita una brutta prestazione che ha portato ad una sconfitta inaspettata quanto clamorosa. Il Perugia, infatti, ha passeggiato al “Del Duca” vincendo per 4-1 in una gara mai in discussione che ha promosso i biancorossi ed estromesso l’Ascoli da una Coppa Italia che, anche se non primo obiettivo, è pur sempre una competizione che riveste un certo interesse concedendo anche una certa visibilità in caso di passaggio del turno. Ora testa alla gara interna con il Lecce, altra nobile decaduta dalla A in serie B proprio pochi mesi fa, pronta a recitare di certo un ruolo da protagonista nella serie cadetta.
Questo il tabellino della gara:
ASCOLI-PERUGIA 1-4
ASCOLI (4-3-3): Sarr; Ghazoini, Corbo, Sini, Sarzi Puttini (46′ Semeraro); Eramo, Donis (63′ Costa Pinto), Cavion (46′ Saric); Mallè (46′ Chiricò), Vellios, Matos (46′ Cangiano). A disposizione: Leali, Pucino, Avlonitis, Petrucci, Padoin, Lico, Bajic. Allenatore: Bertotto
PERUGIA (4-3-3): Fulignati; Rosi (46′ Cancellotti), Angella, Negro, Righetti; Dragomir (55′ Moscati), Burrai, Kouan (46′ Sounas); Lunghi, Murano (61′ Bianchimano), Melchiorri (55′ Elia). A disposizione: Baiocco, Sgarbi, Crialese, Tozzuolo, Falzerano. Allenatore: Caserta
ARBITRO: Massimi di Termoli
RETI: 12′ Rosi, 24′ Murano, 41′ Dragomir, 46′ Lunghi, 89′ Ghazoini
Questo il commento di mister Bertotto, molto amareggiato: «Non mi aspettavo una prova così dalla mia squadra. Venivamo da una prestazione di grande livello qualche giorno fa, contro una neo-retrocessa, con elementi importantissimi. Avevo chiesto ai ragazzi di ripetere una prestazione del genere, invece non è stata una gara all’altezza di quella che mi aspettavo. Sono molto amareggiato, perdere non è mai bello, ma prendere quattro gol in questa maniera ancora meno. Questa sconfitta mi dà tante certezze, non c’è un male che precede un bene. Bisogna continuare un percorso che abbiamo intrapreso. Non bisogna dimenticare che noi siamo diventati squadra giovedì scorso. Stiamo lavorando per creare qualcosa di bello e di nuovo. Il percorso sarà lungo e su questo dovremo lavorare costantemente e continuamente, ma tutto questo non scalfisce il lavoro che abbiamo iniziato il 26 agosto. Siamo stati troppo slegati, non è la squadra che voglio io. Credo che sia doveroso analizzare questa partita e vedere come procedere per il futuro. È normale che la condizione generale non può essere ottimale, quindi era necessario effettuare un po’ di turn-over, per dare ai ragazzi la condizione. Molti giocatori hanno lavorato singolarmente sino al loro arrivo ad Ascoli, non con la squadra, è normale che alcuni siano più in difficoltà fisicamente. Dobbiamo comunque crescere tutti».