Il ritorno in campo dell’Ascoli rappresenta non solo la ripresa all’attività agonistica ma anche un nuovo battesimo per il neo mister Guillermo Abascal che, dopo aver traghettato per una sola gara l’Ascoli nella vittoriosa trasferta di Livorno, tra l’esonero di Zanetti e l’arrivo di Stellone, ritorna in sella da protagonista sulla panchina bianconera, direttamente dalla formazione Primavera, con cui ha fatto tanto bene. Abascal inoltre, è già allenatore stimatissimo da tanti addetti ai lavori per il suo credo e per le importanti esperienze fatte all’estero. In molti ne hanno già pronosticato un grande avvenire, vista anche la sua giovanissima età, altro elemento che gioca senza dubbio a suo favore.
Con una certa emozione, anche se è già nell’ambiente bianconero da inizio stagione, dopo esperienze illustri da giocatore nella “cantera” di Barcellona e Siviglia e da allenatore ancora nel Siviglia e con le formazioni svizzere del Chiasso e del Lugano, non nasconde la sua emozione nel riprendersi quella panchina tanto sognata:«la prima sensazione è stata di responsabilità nei confronti di un club che è fra i più antichi d’Italia; in secondo luogo ho sentito serenità, unita alla grande voglia di dare il massimo per il raggiungimento dell’obiettivo per una città che vive di calcio. Infine la voglia di trasmettere la nostra grande motivazione, mia e dello staff, ai ragazzi».
Il nostro pensiero, continua il mister, «è di apprestarci a disputare un nuovo campionato, nel quale conterà la preparazione, che sarà sì corta, ma sarà così per tutte le altre squadre e quindi questo non deve essere un pretesto. Il nostro primo obiettivo è avere una mentalità vincente fin dal primo allenamento. Lavoreremo insieme, ma con la testa libera da tutto quello che è stato vissuto fino ad oggi. Dobbiamo lavorare per migliorarci giorno dopo giorno e non accontentarci mai. Un plauso speciale lo vorrei rivolgere ai nostri collaboratori e preparatori Salvatori, Artico e Iuliano, che in questo periodo hanno fatto davvero un lavoro speciale».
Abascal poi, ha voluto premiare dei giovani della “sua” Primavera, aggregando alcuni elementi in prima squadra in questo finale di stagione. Si tratta di Alagna, Maurizi, Pulsoni, Intinacelli, D’Agostino e Di Francesco. Dispiace, conclude l’allenatore,«che in queste ultime gare non potranno essere presenti i nostri tifosi. Ci piacerebbe farli gioire. Vogliamo produrre in campo quello spirito battagliero e tenace che li caratterizza».
Ricordiamo che l’Ascoli, diversamente dalle altre formazioni, dovrà disputare 11 gare invece delle 10 previste, per il recupero della giornata casalinga del 22 febbraio con la Cremonese, rinviata per l’emergenza Coronavirus, appena scoppiata. Si ripartirà proprio da quella gara, che ha già il sapore di uno scontro diretto, il 17 giugno. La formazione bianconera si trova ora a 32 punti in 15ma posizione, insieme al Venezia. Dietro di lei ci sono solo Cremonese con 30 punti, Trapani 25, Cosenza 24 e Livorno, fanalino di coda, fermo a quota 18. In questo delicato momento quindi, il primo pensiero va esclusivamente all’obiettivo salvezza.