ASCOLI PICENO- Si attendeva solo l’ufficialità, che è arrivata puntuale nella giornata di oggi: Davide Dionigi è il nuovo allenatore dell’Ascoli Calcio, il quarto di una stagione alquanto tormentata.
L’annata era iniziata con Paolo Zanetti, poi la società, dopo alcuni risultati altalenanti ha esonerato il tecnico, con l’allora allenatore della Primavera Guillermo Abascal traghettatore dei bianconeri nella vittoriosa trasferta di Livorno, prima dell’arrivo di Roberto Stellone. I pessimi risultati ottenuti anche del tecnico romano, hanno poi portato la società anche al suo esonero nel periodo del lockdown, per dare tempo al nuovo tecnico, il giovanissimo Abascal promosso definitivamente dalla Primavera, di poter lavorare con la squadra. Neanche il tempo di tornare in campo e le due gravi sconfitte interne contro due dirette concorrenti come Cremonese e Perugia, hanno fatto tornare la società sui suoi passi e cambiare ancora, per non lasciare nulla di intentato. Sono circolati vari nomi, da quello di Alessandro Calori a quello dell’ex tecnico Massimo Silva, sino a quello di un clamoroso ritorno di Zanetti, che avrebbe rifiutato.
Oggi il comunicato ufficiale della società: «L’Ascoli Calcio 1898 FC S.p.A. comunica di aver affidato la conduzione tecnica della prima squadra al Sig. Davide Dionigi. Nato a Reggio Emilia quarantasei anni fa, ha iniziato il suo percorso di allenatore dopo una lunga e importante carriera da attaccante, vissuta prevalentemente sui campi di Serie A e B: nel 2010 siede sulla panchina del Taranto in LegaPro per due stagioni, nella prima centra i Play-Off, nella seconda soltanto una penalizzazione in classifica toglie alla squadra la vittoria del campionato. All’esperienza in Puglia hanno fatto seguito l’esordio in B sulla panchina della Reggina (s.s. 2012/13), l’esperienza in LegaPro con la Cremonese, con cui centra i Play-Off, il ritorno in Serie B a Varese e le ultime due avventure con Matera e Catanzaro, entrambe in LegaPro. Mister Dionigi approda all‘Ascoli con il suo tattico, Hiroshi Komatsuzaki, giapponese esperto di match analysis col quale ha iniziato la collaborazione nel 2014 a Cremona. Completeranno lo staff di Dionigi Andrea Iuliano, in qualità di vice allenatore, Alfredo Geraci come preparatore dei portieri, Paolo Artico e Nazzareno Salvatori rispettivamente nei ruoli di preparatore atletico e addetto al recupero infortunati. Il Club bianconero dà il benvenuto a Mister Dionigi e a Komatsuzaki e augura loro buon lavoro».
Il nuovo tecnico Dionigi invece, si è espresso così: «Ringrazio innanzitutto chi mi ha preceduto. Tengo a ringraziare anche la proprietà che mi ha dato la possibilità di poter allenare in una grandissima piazza, non tanto per quello che è stato il suo passato, ma per l’ardore, l’attaccamento e la fame che ho riscontrato quando sono venuto sia da giocatore che da allenatore. Vengo con la massima umiltà catapultandomi in una situazione certamente non semplice, ma che potrebbe avere, portata avanti in un certo modo, dei risvolti interessanti. Non sono uno da luoghi comuni. Dobbiamo abbassare la testa con umiltà, io per primo, trasmettendo questa idea ai ragazzi. Ho riscontrato nei giocatori un senso di responsabilità ed una voglia di uscire da questa situazione. Diventa a questo punto fondamentale l’aspetto mentale. Occorre trovare il bandolo della matassa. Non c’è tanto tempo per lavorare e bisogna fare subito di necessità virtù. Abbiamo un reparto offensivo molto forte. Ci deve essere comunque una convinzione dei propri mezzi, che deve essere messa al servizio della squadra. La cattiveria è fondamentale per sviluppare il proprio potenziale».
Infine anche il presidente Massimo Pulcinelli ha voluto spiegare i motivi della sua scelta:«In quindici minuti di telefonata, il mister mi ha trasferito quello che serviva per convincermi che può essere l’uomo della nostra salvezza. Siamo tutti insieme a lottare e cercare di fare qualcosa in più in modo che questa società rimanga in Serie B. Credo che il nostro gruppo di giocatori non sia secondo a nessuno, probabilmente i tumulti societari ed i cambiamenti che ci sono stati non hanno creato la giusta tranquillità. Sono certo che con umiltà, passione ed atteggiamento di leader, oltre che da bravo tecnico, Dionigi saprà trascinare i ragazzi verso l’obiettivo che ci siamo preposti».