Sport

Atletica Fabriano, riprendono gli allenamenti con un “protocollo” rigido e strutturato

Viaggio all’interno dello stadio “Mirco Aghetoni” per conoscere tutte le misure adottate dalla società biancorossa. Il presidente Sandro Petrucci: «Ho un po’ di ansia, ma conosco i miei ragazzi e sono consapevole del loro senso di responsabilità»

Lo stadio "Mirco Aghetoni" di Fabriano pronto ad riaccogliere i ragazzi e le ragazze dell'Atletica Fabriano

FABRIANO – Le ore 17.30 di oggi, lunedì 25 maggio 2020, rappresentano una sorta di “data” da circoletto rosso sul calendario per l’Atletica Fabriano. Si riapriranno i cancelli dello stadio “Mirco Aghetoni” dopo il lungo stop per l’emergenza Coronavirus e la società biancorossa sarà la prima in città a riaccogliere i propri atleti per gli allenamenti.

«Ho un po’ di ansia, ma conosco uno ad uno i miei ragazzi e sono consapevole del loro senso di responsabilità», dice il presidente del sodalizio fabrianese, Sandro Petrucci, il cui impegno in queste ultime settimane – unitamente al Consiglio Direttivo – è stato enorme sia in termini organizzativi che economici per redigere un “protocollo” ben strutturato che ogni atleta dovrà seguire dal momento in cui entrerà nell’impianto e fino all’uscita.

L’Atletica Fabriano aveva iniziato a fare le “prove generali” per la riapertura già dal 4 maggio, quando hanno ripreso ad allenarsi gli otto atleti di “interesse nazionale” della società. Ora, è il momento di (quasi) tutti gli altri. «Da oggi, lunedì 25 maggio, possono tornare allo stadio le categorie Allievi/e, Cadetti/e, Junior, Promesse e Master, quindi sulla carta 78 atleti in totale, ma suppongo che per il momento non ne avremo presenti più di una quarantina – ci informa Petrucci. – Mentre non possono ancora riprendere ad allenarsi i più piccoli, ovvero le categorie Esordienti e Ragazzi. Al momento quindi, considerato il numero degli atleti ridotto che avranno il diritto di accedere allo stadio e gli oltre 4.000 mq di superficie a disposizione, sembra sufficiente una sola sessione giornaliera di allenamento dalle 17.30 alle 19.30, eccezion fatta per i lanciatori che anticiperanno dalle ore 15 alle 17. Poi, quando potranno rientrare gli atleti delle categorie Ragazzi/e e, forse, anche gli Esordienti, la questione sarà di nuovo valutata».

E proprio il presidente Sandro Petrucci, la cui scrupolosità è proverbiale, ci guida in una sorta di viaggio all’interno del percorso che gli atleti dovranno seguire a partire da oggi pomeriggio

INGRESSO – L’inizio degli allenamenti è fissato per le ore 17.30, dopodiché i cancelli dello stadio verranno richiusi. Un addetto dell’Atletica Fabriano (con mascherina e guanti) si occuperà dell’accoglienza degli atleti, verificati con termo scanner e registrati sul “registro delle entrate”. Sempre all’ingresso, gli atleti dovranno consegnare l’Autocertificazione compilata e firmata (da un genitore nel caso di minori). L’accesso all’atrio dello stadio sarà consentito soltanto ai tecnici e ai dirigenti, che avranno a disposizione guanti, mascherine, gel mani, igienizzante generico. All’ingresso (e poi all’uscita) tutti dovranno indossare la mascherina ed evitare gli assembramenti. 

IN PISTA – Durante gli allenamenti, soltanto i tecnici dovranno indossare guanti e mascherina e solo loro dovranno movimentare gli attrezzi usati per gli allenamenti a meno che gli atleti non abbiano attrezzi propri (come quelli da lancio), che non potranno condividere con gli altri. Gli attrezzi (ostacoli, blocchi di partenza, da lancio ecc.) da usare, dovranno essere igienizzati prima, durante e dopo l’uso. Gli atleti sono invitati a munirsi di un tappetino o asciugamano che possono posizionare nel giusto distanziamento sociale ed utilizzare come punto di riferimento durante le pause.

DISTANZIAMENTI – Durante le ripetute sul rettilineo, nelle sei corsie saranno posizionati soltanto due atleti alla volta. Durante gli esercizi in postazione fissa il distanziamento dovrà essere di almeno 4 metri. Nelle pause il distanziamento non dovrà mai essere inferiore di 2 metri. Per gli esercizi a terra si dovranno rispettare un distanziamento di almeno 4 metri. Esercizi di cambi di Staffetta potranno essere eseguiti a velocità molto ridotta e con i guanti di lattice, cercando di evitare di esporsi viso a viso (nel cambio della 4×400, ad esempio). Salti in estensione permessi, con sabbia che dovrà essere rivoltata ad ogni prova con rastrello e/o pala, dal tecnico munito di guanti. Salti in elevazione permessi con la dotazione personale di un foglio di nylon sufficientemente resistente di 3×4 metri. Allenamenti lunghi non sono consentiti sull’anello, a parte test e ripetute su max 800-1000 metri. Il rispetto maggiorato delle distanze prevede almeno 10 metri. Aree esterne all’anello potranno essere utilizzate dai mezzofondisti, sempre nel rispetto del distanziamento esasperato. Indossare le mascherine durante un impegno fisico (più o meno intenso) è assolutamente dannoso. Quindi, gli atleti non dovranno indossarle durante gli allenamenti. Dovranno osservare, però, i distanziamenti così come sono stati menzionati.

SPOGLIATOI, DOCCE, PALESTRA – Come da disposizioni normative, non saranno accessibili.

SERVIZI IGIENICI – Uno nell’atrio per istruttori e i dirigenti, altri due (uno per i maschi, uno per le femmine) saranno a disposizione sulle tribune e distanziati tra loro. Ogni servizio igienico, continuamente igienizzato (water e lavabo con candeggina diluita 1/3, mattonelle e pavimento con alcol etilico) sarà dotato di gel mani, carta usa e getta, sapone antibatterico, igienizzante, cestino per la carta, istruzioni per il corretto uso dei prodotti d’igiene

VIETATO – Allenarsi a torso nudo, esporsi troppo a lungo ai raggi solari, calpestare l’erba del prato a piedi nudi. Assolutamente vietato sputare e lasciare gomme da masticare sulle superfici. Eventuali colpi di tosse e starnuti andranno soffocati all’interno del braccio piegato al gomito.

ACCORGIMENTI – I tecnici e i dirigenti che indosseranno guanti e mascherine dovranno evitare di toccarsi la faccia (occhi, naso, bocca). Non dovranno essere abbandonati nell’ambiente una volta usati, ma gettati negli appositi cestini (così come le mascherine non più utilizzabili).

USCITA DALLO STADIO – Indossando la mascherina, gli atleti non patentati usciranno sul lato dello stadio che dà verso il Pala Cesari. L’uscita per chi è automunito, invece, sarà al cancello abitualmente usato durante le partite di calcio per l’accesso dei tifosi locali.

«La richiesta che faccio agli atleti è di avere pazienza, osservando scrupolosamente queste norme… presto ci abbracceremo di nuovo», conclude il presidente Sandro Petrucci.