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Atletica, Gianmarco Tamberi torna in pedana dopo lo show di Roma

Gimbo ci riprova. Mercoledì 19 giugno salterà a Kosice, in Slovacchia, poi il 9 luglio a Szekesfehervar, in Ungheria, e il 12 nel principato di Monaco. Successivamente anche una tappa ad Ancona, prima delle Olimpiadi

Gianmarco Tamberi (foto Grana/Fidal)

ANCONA – Gianmarco Tamberi torna in pedana e lo fa in Slovacchia, mercoledì prossimo 19 giugno, dopo la notte magica dell’Olimpico che pochi giorni fa gli ha assegnato la medaglia d’oro, terzo titolo continentale della sua carriera. Gimbo ci riprova, forte della condizione mostrata con quel 2,37 saltato a Roma, prima misura stagionale mondiale, ad appena due centimetri dal suo record personale. Dalla notte romana, dallo show delle molle nelle scarpe e da quel 2,37 con cui ha fatto impazzire i suoi fan, alla pedana di Kosice, per tornare subito a saltare, fresco dell’oro europeo: sarà in azione al Jbl Jump Fest, tappa del Continental Tour. Un evento sportivo che sarà ospitato nel centro storico della località slovacca, a contatto con la gente, tra la folla, proprio come piace a lui, che è capace di esaltarsi davanti al pubblico e poi di ritrovare in un attimo la concentrazione necessaria per superare l’asticella posta a misure stellari.

Mercoledì mancheranno 49 giorni alle OIimpiadi: l’anconetano delle Fiamme Oro troverà in pedana il ceco Jan Stefela, il bulgaro Tihomir Ivanov e l’altro azzurro Manuel Lando (Aeronautica), tutti già affrontati agli Europei di Roma. L’agenda di Gimbo prevede, poi, di partecipare alla manifestazione fissata per il 9 luglio a Szekesfehervar, in Ungheria, poi nel principato di Monaco in Diamond League il 12 luglio, e una gara anche ad Ancona, circa una settimana dopo, in data ancora da definire. Gianmarco Tamberi porterà con Arianna Errigo la bandiera tricolore alla cerimonia di apertura delle prossime Olimpiadi, fissata lungo la Senna per il prossimo 26 luglio, dopodiché tornerà a casa per perfezionare la sua preparazione in vista della sfida olimpica. Con l’obiettivo, naturalmente, di diventare il primo uomo della storia del salto in alto a vincere due ori consecutivi a cinque cerchi.

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