CHIARAVALLE- Manca ancora qualcosa per rendere indimenticabile la stagione dell’Atletico Chiaravalle. La Coppa Italia. Scatterà venerdì infatti l’operazione Finals delle rosanero allenate da Nicolò Molinelli, forti del loro primo posto in campionato e del successo nella Coppa Regionale.
Alla kermesse del PalaPestalozzi di Pomezia, le chiaravallesi ci sono arrivate superando il turno preliminare con le Pelletterie Firenze (2-1 in Toscana, 1-0 tra le mura amiche) iscrivendo così il loro nome tra le magnifiche otto che si contenderanno il prestigioso trofeo.
Avversaria nei quarti di finale venerdì, calcio d’inizio ore 14.00, sarà lo Sportland e la vincente giocherà con una tra Alex Zulli Gold Futsal e F24 Messina. A poche ore dalla partenza verso la città laziale abbiamo tastato il polso dello spogliatoio intervistando Claudia Catena, una delle giocatrici più rappresentative presenti in rosa.
Catena, ex Città di Falconara, vanta tante presenze in Serie A d’Elitè e uno scudetto conquistato con la Rappresentativa Femminile quattro anni fa, sotto l’egida di Francesco Battistini. E’ senza dubbio una abituata a certe manifestazioni che può aiutarci a capire come le rosanero stanno vivendo le ore precedenti a questo storico evento.
«Siamo arrivate a queste Finals con merito – inizia Catena – impegno e sacrificio, ci siamo allenate con attenzione e cura verso ogni dettaglio e ogni situazione che si potrebbe creare. Sarà un onore partecipare vista la rilevanza della competizione e la affronteremo con la giusta serenità ma anche con la giusta ambizione. La società sta facendo tanti sacrifici perciò non c’è motivo per non provare a sognare e regalarci la Coppa.»
Parole da trascinatrice che poi proseguono analizzando la competizione: «Sappiamo che ogni squadra delle otto partecipanti non è qui per caso, perciò dovremmo essere attente e mettere in campo tutto quello che abbiamo provato e studiato delle nostre avversarie, insieme ad un pizzico di esperienza e di intelligenza, che servono soprattutto quando si gioca con tempi molto ristretti. E’ un’occasione irripetibile e che dobbiamo vivere con sorriso, orgoglio e testa alta dall’inizio alla fine».