SENIGALLIA – Perché sognare non costa nulla, cara Goldengas Senigallia. I biancorossi hanno chiuso un girone di andata oltre le più rosee aspettative nel girone C di Serie B, arrivando così nel migliore dei modi all’esamone con la capolista indiscussa Roseto, fissato per domenica 23 gennaio.
La vittoria dello scorso weekend a Imola ha proiettato la Goldengas al quinto posto in classifica, al netto dei recuperi che col passare delle settimane verranno disputati. Niente male per un roster completamente stravolto in estate. Il sodalizio marchigiano si presentò ai nastri di partenza con sei volti nuovi su dieci, confermando tra gli over solamente capitan Giacomini e Cicconi Massi. Cambio di guardia anche in panchina, affidata al coach Andrea Gabrielli. Quest’ultimo, ci ha messo poco a trovare la quadra, garantendo alla Goldengas una solidità difensiva straordinaria.
Quindici partite disputate, nove vittorie e sei sconfitte: uno score più che perfetto per una squadra che punta «solo» a mantenere la categoria per l’ennesimo anno consecutivo. Ma perché non alzare l’asticella? La Goldengas ha dimostrato di potersela giocare contro chiunque, tenendo testa alle corazzate del torneo e battendo, a volte agevolmente, le più acerrime rivali per la salvezza. Guai però a chiederlo alla dirigenza biancorossa, che ha più volte dichiarato l’obiettivo assoluto da centrare. Allo stesso tempo, da appassionati di questo sport e da addetti ai lavori, pensiamo che questa squadra, meravigliosamente allestita diversi mesi fa, possa ancora sorprendere e ritagliarsi un ruolo da protagonista ai playoff primaverili. Lo ha detto fino ad oggi il parquet, e quest’ultimo non mente mai.
La prima giornata del girone di ritorno è un nuovo esame, un esamone, per la Goldengas. I biancorossi domenica faranno visita alla leader Roseto, reduce da 11, avete capito bene, successi consecutivi. Ma sognare in fondo quanto costa? Nulla, e allora capitan Giacomini e compagni possono serenamente continuare a farlo. A partire da domenica, alle ore 18 al PalaMaggetti di Roseto. La «salvezza» può passare anche da questa partita.