JESI – Campionato al via con il derby delle Marche. Domani scatta la stagione 2018-19 di serie A2 e si sfidano subito Jesi e Montegranaro. Palla a due a Porto San Giorgio alle ore 18. Tante le aspettative da una parte e dall’altra, differenti però gli obiettivi stagionali. La Termoforgia punta alla salvezza, a differenza della Poderosa, che vorrebbe riconquistare i playoff per tentare il salto di categoria. Al PalaSavelli arbitreranno Brindisi, Martellosio e Catani.
«Domenica inizieremo la stagione con il derby contro Montegranaro, una squadra che ha dimostrato nel precampionato quanto le aspettative conseguenti ad un mercato estivo di assoluto rilievo fossero ben riposte – osserva il coach jesino, Damiano Cagnazzo -. Le conferme di giocatori cardine della scorsa stagione, abbinate ai nuovi innesti e alla firma di un coach come Pancotto fanno da premessa ad ambizioni importanti per questa stagione che i nostri avversari vorranno confermare sul campo. I favori del pronostico pendono dalla loro parte, hanno roster di qualità ed esperto, pubblico di casa, ambizioni e obiettivi in campionato opposti rispetto ai nostri e tutto questo rappresenta per loro un vantaggio. Noi dovremo accettare la sfida di competere e combattere su ogni pallone, sia nei momenti positivi che negativi, consapevoli di chi siamo e di quale sia il nostro percorso in questo campionato, desiderosi di dimostrare attraverso sacrificio e passione il nostro valore e di usare la spinta dei tanti tifosi jesini che ci accompagneranno a Porto San Giorgio per mettere in campo tutto quello che abbiamo, provando a conquistare due punti importanti per iniziare il nostro campionato».
Pronto a battersi in campo il capitano arancioblu Tommaso Rinaldi: «Finalmente inizia la stagione vera e si parte subito con la partita più sentita, il derby. Stiamo aggiustando le ultime cose, consapevoli che, quest’anno più che mai, ogni partita sarà fondamentale per gli obiettivi che ci siamo dati. Contiamo in un grande esodo di tifosi jesini, in modo tale da poter sentire dal parquet il calore della nostra gente. Do appuntamento ai nostri supporters per domenica e proveremo, tutti insieme, a regalare loro la prima gioia di stagione».
Grande entusiasmo, ovviamente, fra gli uomini di casa. «Abbiamo visto una squadra sicuramente non al 100% in preseason – commenta il capitano di Montegranaro, Valerio Amoroso -, ma sappiamo che un derby dà motivazioni superiori, quello che è stato non conta più. C’è quell’adrenalina in corpo che ti fa superare le difficoltà, ma al di là di tutto sono sicuro non sarà la Jesi che abbiamo visto in precampionato. Hanno una coppia di americani molto forte, dei giovani di talento che possono fare la differenza. Dobbiamo stare attenti ai vari Baldasso, Mascolo, Totè e tutti gli altri: starà a noi non farli galvanizzare cercando di non farli accendere».
«L’impatto con un nuovo campionato è sicuramente una parte affascinante della stagione – riferisce il coach della Poderosa, Cesare Pancotto -. Iniziamo con Jesi, un derby marchigiano che onorerà al meglio sia il campionato che il basket di questa regione. È una squadra che ha puntato forte su due giocatori americani perimetrali, Dillard e Jones, che possono innescare tutti gli altri. Al loro fianco c’è la classe e l’esperienza di Rinaldi, mentre Baldasso e Totè vengono da esperienze in Società importanti. Non sottovaluterei anche tutto il resto del nucleo di giocatori giovani che li affianca, molto interessanti in ottica futura. Coach Cagnazzo è da tre anni sulla panchina dell’Aurora, per cui conosce benissimo tutto ciò che serve per affrontare questo tipo di partite. Tutto questo, poi, va inserito nella grandissima tradizione societaria, che da più di vent’anni è in questo campionato. Da parte nostra, veniamo da una preseason che fa da ponte a trenta strade, trenta partite da affrontare con la determinazione, il desiderio e la curiosità che si innescano ogni volta a inizio stagione. Sono curioso e orgoglioso anche io perché questo gruppo ha mostrato attaccamento alla maglia e grande voglia di essere paladini di una terra che inizia con Montegranaro ma coinvolge tutto il territorio fermano. Siamo determinati ad affrontare questo derby, non sappiamo ancora in quali condizioni lo faremo, ma non ha importanza: da un lato c’è sì il dispiacere per chi probabilmente non ci sarà e mi riferisco a Corbett, ma dall’altro lo stimolo per chi c’è di dimostrare qualcosa in più. Un senso di conquista che deve essere una continuazione del lavoro che abbiamo fatto finora. Sin dal primo impatto dobbiamo prenderci la fiducia giusta per proseguire il campionato».