FABRIANO – Brutta sorpresa, per la Ristopro Fabriano, in gara-1 dei “quarti di finale” play-off di serie B. La Geko Sant’Antimo sbanca il palasport di Cerreto d’Esi per 72-80 e ribalta subito in proprio favore il fattore campo (la serie è al meglio delle cinque partite). Lo fa con merito, avendo condotto costantemente il match dal 13’ in poi, in più occasioni di dieci punti. A 51” dalla fine, la Ristopro – con le unghie e i denti – torna a meno due, ma i campani non sbandano e amministrano fino alla sirena conclusiva.
Che Sant’Antimo fosse un brutto cliente si era percepito già alla vigilia, bastava scorrere i nomi, la profondità e la caratura della “rosa”. Così come “buagiarda” era l’ottava posizione nel suo girone, inficiata soltanto da una claudicante partenza di stagione. Robusta e organizzata: così è sembrata la squadra campana.
A complicare le cose, per Fabriano, ci si è messa una serata al tiro non proprio eccezionale, in particolare ai liberi (appena 20/31), e una condizione fisica (comprensibile) ancora non al “top” dopo il mese di Covid che indubbiamente si fa sentire.
Eppure la Ristopro era partita bene, all’11’ il tabellone segnava 25-17 per i cartai e l’impressione – almeno da fuori – che la strada potesse essere in discesa. Niente di più sbagliato.
Il coach avversario Origlio trova la prima “chiave” abbassando il quintetto: messo in panca il lunghissimo Vangelov, a sua volta Fabriano è costretta a togliere dalla partita il pariruolo Cassar, uno dei migliori e più in forma del momento. Risultato: 0-11 di break immediato per Sant’Antimo, brava a infilare una “sfuriata” di triple in pochi minuti.
Si va al riposo lungo sul 37-43 per i campani, che nel solo secondo quarto firmano un parziale eloquente di 17-28. Per le Geko, Milosevic e l’ex Dri sono i più intraprendenti in attacco, Cantone orchestra la manovra come sa, Sergio garantisce fisicità e “lavoro sporco”.
Negli spogliatoi, coach Pansa registra le difesa della Ristopro, ma ora deve fare i conti anche con le triple “pazze” dell’imprevedibile Carnovali (42-52 al 25’, 54-64 al 32’).
Per tornare in partita, con l’asse play/pivot Merletto e Garri ancora indietro di condizione, Fabriano deve dar fondo all’intraprendenza di Marulli, che si danna l’anima, e alla grinta di Papa, il quale – pur preso di mira dagli arbitri fin dall’inizio – è bravo a gestire i falli precoci e a riportare sotto i suoi. Un gioco da tre punti di Radonjic e due liberi di Paolin fanno sperare fino all’ultimo (72-74 a 51” dal gong), ma la Geko non spreca più nulla e vince 72-80.
Il pallino passa, dunque, in mano a Sant’Antimo. La Ristopro ha 48 ore di tempo per trovare le contromisure e cercare il riscatto martedì 18 aprile, ancora in casa (palasport di Cerreto d’Esi, ore 20.30), con l’obiettivo di impattare la serie, che – ricordiamo – è al meglio delle cinque partite.
Ristopro Fabriano – Geko Sant’Antimo = 72-80
Ristopro Fabriano – Papa 16 (4/7, 1/1), Marulli 15 (5/9, 1/7), Radonjic 13 (5/12, 0/3), Scanzi 10 (3/6, 1/3), Paolin 9 (1/3, 1/2), Cassar 7 (1/5, 0/1), Garri 2 (1/2), Merletto (0/2, 0/1), Gulini, Caloia ne, Di Paolo ne, Di Giuliomaria ne. All. Pansa
Geko Sant’Antimo – Dri 19 (5/10, 1/3), Milosevic 16 (3/4, 2/2), Carnovali 15 (2/7, 3/8), Cantone 10 (2/4, 2/4), Bini 7 (2/3, 1/4), Sabbatino 5 (1/3, 1/1), Sergio 4 (0/2, 1/5), Vangelov 2 (1/3), Ratkovic 2 (1/1), Ragusa, Sperduto ne. All. Origlio
Arbitri – Grappasonno di Lanciano e Settepanella di Roseto
Parziali – 20-15, 17-28, 15-17, 20-20
Andamento – 20-15 al 10’, 37-43 al 20’, 52-60 al 30’, 72-80 finale