FABRIANO – Iniziamo con una buona notizia: i giocatori e lo staff della Ristopro Fabriano (basket, serie B) sono risultati tutti negativi ai “tamponi” effettuati venerdì 2 ottobre. Con questa iniezione di fiducia e tranquillità, la squadra di coach Lorenzo Pansa si appresta ad affrontare la prima amichevole stagionale, in programma domani – domenica 4 ottobre – al PalaGuerrieri di Fabriano alle ore 18 contro il Falconara (formazione di serie C Gold). Lo “scrimmage” sarà ovviamente a porte chiuse, ma verrà effettuata una diretta Facebook sulla pagina del club a beneficio dei tifosi.
Nel frattempo, questa mattina, in una conferenza stampa al PalaGuerrieri, si è svolto una sorta di “lancio” della stagione da parte di alcuni protagonisti.
Il nuovo capitano Daniele Merletto. «Sono orgoglioso, attraverso il ruolo che mi è stato assegnato, di rappresentare la squadra, i tifosi e la città. Per me sarà l’undicesima stagione da giocatore, ma è la prima da capitano. Spero di essere all’altezza. Per il momento, però, al di là di questa gratificazione, la cosa più importante per me è svegliarmi la mattina e sentirmi dire: “si può giocare”. Spero tanto che non ci si debba fermare un’altra volta, come l’anno scorso».
Il coach Lorenzo Pansa. «Arrivano le prime amichevoli. C’è tanta voglia di tornare sul parquet. Purtroppo saranno a porte chiuse. Per noi che c’eravamo l’anno scorso, quando avevamo migliaia di persone sugli spalti a vederci, farlo nel silenzio più totale sarà una sensazione particolare. Ma tant’è. Così hanno deciso. Anche se il 98% dei tamponi effettuati in Italia ieri è negativo… A livello tecnico, nella prima amichevole di domani mi aspetto un po’ di confusione da parte dei miei proprio per la frenesia di voler “fare” e cercare di trasmettere via “web” tutta l’intensità che ci stanno mettendo. Dopo le prime due amichevoli, domani con Falconara e mercoledì con Montegranaro, il 10 ottobre giocheremo, a Empoli, la prima delle tre partite di SuperCoppa Italia (le successive in casa con Chiusi e poi a Firenze, nda). Come le affronteremo? Come se fossero amichevoli di precampionato, penseremo più al profilo tecnico-tattico che al risultato. Ovvio non andremo in campo per perdere. Il nostro percorso di allenamento e crescita ha come reale obiettivo il 15 novembre, giorno di inizio del campionato di serie B. Che campionato sarà? Secondo me potranno esserci insidie e sorprese, dovute anche alla lunghezza di molte trasferte (le Marche giocheranno anche in Friuli, nda) e ai numerosi turni infrasettimanali. Tra le squadre più interessanti vedo Cividale che ha un coach di grande esperienza (Stefano Pillastrini, nda), Roseto molto talentuosa, Ancona costruita con un bel filo logico. A livello intermedio metto Padova, Jesi, San Vendemiano. Ne dimentico sicuramente qualcuna. Noi? Non ci nascondiamo, vogliamo arrivare in fondo».
Il direttore generale Paolo Fantini. «Finora come società siamo stati più che altro impegnati, giorno dopo giorno, a capire come si può ripartite, applicando tutte le misure di sicurezza indicate dagli organi preposti. La vediamo come una sfida come tante altre ne abbiamo affrontate in questi otto anni, da quando è partita l’avventura Janus. Forse la sfida più difficile. Secondo le regole attuali, nelle partite ufficiali potranno entrare al PalaGuerrieri massimo 200 persone. Noi saremo sempre pronti ad eventuali modifiche nel numero di ingressi, speriamo verso l’alto…».
Il direttore sportivo Simone Lupacchini. «Dal momento in cui è terminata, anzitempo, la scorsa stagione, ci siamo immersi nella costruzione della nuova squadra. Rinunciare ad alcuni giocatori che ci avevano dato tanto è stato difficile, ma abbiamo sempre ragionato cercando di migliorare. Speriamo di aver compiuto un ulteriore passo in avanti. La squadra che abbiamo allestito è un mix di esperienza e gioventù. La risoluzione dell’accordo con Hajrovic? Non è stata una decisione tecnica, perché su di lui abbiamo sempre creduto con decisione come cambio di Garri con ampio spazio, ma dovuta soltanto alle incertezze relative all’ottenimento del “visto” per poter giocare. Non potevamo permetterci un’incognita così grande. Ci siamo subito mossi aggregando alla squadra il pariruolo Bozo Misolic, reduce da una buona stagione a Valmontone, giocatore diverso da Hajrovic ma con un percorso cestistico simile».