La Carpegna Prosciutto Basket Pesaro, così come il resto delle squadre italiane, attende nuove importanti indicazioni che potrebbero arrivare dal consiglio federale della Federazione Italiana Pallacanestro (Fip) in programma nella giornata del 7 maggio. Salvo clamorosi cambi di rotta, dopo lo stop imposto dall’emergenza Coronavirus, si deciderà per un ritorno in campo esclusivamente a porte chiuse e che potrebbe essere posticipato addirittura a novembre.
Il motivo di queste due decisioni è molto semplice: da una parte ci sono gli impegni della nazionale nell’estate del 2021, dall’altra ci sono le coppe europee che probabilmente cominceranno in quel periodo. Se si dovesse partire a gennaio con il campionato vi sarebbero squadre che si allenano già da tre mesi, in virtù della loro gare continentali, e altre che giocherebbero le loro prime partite nell’anno nuovo. Una discrepanza temporale troppo grande per mantenere quella equità competitiva che è alla base di ogni manifestazione sportiva. Inoltre, cominciare a novembre, e quindi a porte chiuse se il Ministero dello Sport non cambia i suoi orientamenti, consentirebbe di allargare a 18 o 20 squadre la serie A, come richiesto dalla stessa Lega Basket, per avere anche un maggior bacino televisivo.
Per quanto riguarda la stagione attuale invece, ormai dichiarata ufficialmente cancellata dagli organi competenti, la VL ha voluto fare chiarezza sulla questione del rimborso degli abbonamenti per la parte restante delle partite che non si sono giocate. Con un comunicato stampa da parte della società si è fatto sapere ai tifosi che nei prossimi giorni verrà istituita una conferenza stampa per spiegare tutti i dettagli.
Il presidente della Vuelle Pesaro Ario Costa ha riferito che «si sta perfezionando l’accordo con Viva Ticket. Si sarebbero dovuto disputare ancora 5 partite casalinghe, una era il Vuelle day non presente in abbonamento, ma queste potranno essere scalate nella tessera della prossima stagione o convertite in biglietti».