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Calcio Amatori, non assegnato il titolo regionale marchigiano

In seguito alla rissa scoppiata nella finale tra Real Fefo e Pietralacroce, il giudice sportivo Claudio Romagnoli ha assegnato partita persa a entrambe le squadre e comminato squalifiche e ammende monetarie

ANCONA – Il titolo regionale amatori 2018-2019 non sarà assegnato. È quanto emerso dalla sentenza dell’11 giugno del giudice sportivo Claudio Romangoli a seguito delle intemperanze scoppiate durante la finalissima disputata il 7 giugno a Porto Sant’Elpidio tra Real Fefo, formazione di San Benedetto del Tronto, e Pietralacroce, storica compagine anconetana. Nella seduta dell’11 giugno, assistito dal segretario Angelo Castellana, l’avvocato Romagnoli ha così deliberato:

Rilevato dal referto arbitrale che la gara in oggetto è stata definitivamente sospesa al 31esimo minuto del secondo tempo, ritenendo il Direttore di gara non ci fossero più le condizioni necessarie per poter proseguire l’incontro portandolo a termine regolarmente, in quanto dopo la segnatura di una rete da parte della società REAL FEFO, un proprio sostenitore lanciava sul terreno di gioco una bottiglia di vetro scagliata all’indirizzo di un calciatore della squadra avversaria e che passava nelle vicinanze di un A.A.. A seguito di tale accadimento si scatenava una violentissima rissa sulle tribune che vedeva coinvolte le opposte tifoserie e che quasi tutti i calciatori di entrambe le squadre si accalcavano alla rete di recinzione, danneggiandola, causando così un generale parapiglia che perdurava per molti minuti. In tale frangente alcuni tesserati scavalcavano la rete di recinzione partecipando, taluni alla rissa ed altri no. Venivano successivamente chiamate le forze dell’ordine che sopraggiungevano successivamente per i dovuti accertamenti. Alla luce dei fatti così come sopra esposti, si ritengono responsabili entrambe le Società che vengono sanzionate con la perdita della gara e con l’ammenda ciascuna di euro 500“.

Alle due squadre sono stati comminati altri 100 euro, per aver danneggiato la rete di recinzione durante le fasi concitate sopra descritte. Squalifiche a tempo per due dirigenti della società rivierasca mentre i giocatori coinvolti hanno rimediato sanzioni che variano dall’una alle quattro giornate di stop.