Alla Mole Vanvitelliana si è tenuta l’attesa conferenza stampa che ha tolto il velo sull’accordo tra il nuovo proprietario biancorosso Mauro Canil e la vecchia società dorica. Dopo lo stupore e la sorpresa per uno scenario del tutto inaspettato sino a qualche giorno fa, con una presidenza allo sbando dopo aver fallito l’obiettivo minimo della promozione in serie D, in una cornice suggestiva come la Mole, il nuovo patron ed il presidente uscente hanno spiegato i motivi dell’accordo e quali saranno i progetti a più breve termine per far riparie il calcio nel capoluogo marchigiano.
L’ex presidente del Matelica è stato accolto con piacere dal presidente uscente Stefano Marconi, che dovrebbe rimanere nelle vesti di main-sponsor, ha parlato così: «Quando ho capito che c’era da parte di Mauro Canil la convinzione di fare questo passaggio è stato organizzato l’incontro con l’assessore e i tecnici dello stadio, perché c’era una data perentoria da rispettare entro la quale fare l’iscrizione. Alla domanda devono essere infatti allegati dei documenti che devono essere prodotti dai tecnici. Devo ringraziare Mauro Canil per la fiducia riposta in me. Lo stimo come uomo e come imprenditore».
Di seguito l’intervento di Canil: «Ringrazio Stefano Marconi e l’assessore, non mi è mai capitato di trovare una disponibilità così immediata da parte dell’amministrazione e dei tecnici. Entro il 21 giugno dovevamo trovare l’accordo. Il progetto che presentiamo è legato al settore giovanile: noi sono 11 anni che facciamo calcio a Matelica, ci siamo divertiti tantissimo vincendo i primi 3 anni, poi sono iniziati gli anni di D all’interno dei quali sono passati tanti giocatori e direttori sportivi. Promossi in C, abbiamo affrontato una realtà più grande di noi. Avevo consigliato il sindaco di Matelica di evitare di investire oltre 1 milione di euro per mettere a norma lo stadio perché non mi sentivo di garantirgli continuità in Serie C. Tolta la mia azienda e qualche altro sponsor noi abbiamo terminato la forza economica. Con quei soldi era meglio fare qualcosa di più utile. A quel punto abbiamo mirato alla provincia di Macerata. Abbiamo trovato disponibilità e abbiamo siglato una convenzione onerosa, che abbiamo onorato. Volevamo impiantare un progetto legato al territorio perché volevo guardare avanti. Avevamo in mente questo progetto legato al settore giovanile perché in C, è obbligatorio avere sei squadre nazionali, più la prima squadra. Tra Ancona e Macerata ci sono 15 mila ragazzi che fanno calcio, ma è possibile che non riusciamo a fare sei squadre giovanili? Macerata ha sempre conosciuto il mio progetto. Negli ultimi mesi abbiamo fatto tanti incontri e non ho mai cambiato l’idea sul mio progetto e ho sempre pensato di chiamarla Matelica-Macerata. Ma mercoledì scorso all’ultima riunione, quando ho dovuto stringere perché il termine perentorio del 21 stava arrivando, abbiamo discusso della convenzione, che io ancora oggi non ho ricevuto. La risposta è stata che se non si fosse chiamata Maceratese non si sarebbe fatto nulla».
Ora, entro il 28 giugno, dovranno essere depositati i documenti per l’iscrizione al torneo ed entro il 15 luglio dovrà essere effettuata la richiesta alla FIGC con tanto di atto notarile per il cambio di nome della società. Nascerà una squadra che si chiamerà Ancona-Matelica; solo dal 2022 la squadra potrà cambiare nome e tornare a chiamarsi Ancona. La gara casalinghe naturalmente, si giocheranno allo stadio “Del Conero” di Ancona. La società, a meno di sorprese dell’ultimo minuto, resterà composta così come lo era quella della “S.S. Matelica”. Confermate le due figure principali del DS Francesco Micciola e del mister Gianluca Colavitto. A breve, la composizione della squadra.