ANCONA – Seppur a fari spenti, e con l’attività sul campo ferma a causa dell’emergenza Coronavirus, l’Anconitana ha iniziato a programmare il suo futuro. La conferma arriva anche dal presidente biancorosso Stefano Marconi nel suo intervento settimanale a Radiotua: «Non stiamo vivendo questo momento in maniera passiva ma cerchiamo di capire intanto cosa succederà. La riforma di cui si parla (serie B a 40 squadre in due gironi da 20, serie C a 60 con due terzi delle formazioni dell’attuale Lega Pro più 20 formazioni di D incluse le vincenti dei gironi più altre da determinare con appositi criteri, ndr) mi piace molto e consente di risolvere il problema della serie C che è un po’ l’anello debole della filiera del calcio. In questo modo, dovesse essere approvata questa riforma, ci vorrebbe meno tempo per noi per provare a raggiungere il professionismo».
Il primo passo verso il futuro è capire come si concluderanno gli attuali campionati. Nonostante il rinvio del consiglio federale del 8 maggio, secondo Marconi la Lega Nazionale Dilettanti del presidente Cosimo Sibilia prenderà comunque una sua posizione entro il finesettimana: «Credo che una decisione arriverà perché è il momento che arrivi. Non so se successivamente si parlerà di ripescare o di rimpiazzare vista la situazione per il completamento degli organici, quel che è certo è che ci sarà una norma ad hoc per l’occasione. Siamo in una condizione di assoluta straordinarietà. Premiare l’Anconitana significherebbe premiare dei tifosi disposti a seguirci anche in Terza categoria. Io quel giorno dell’estate 2017 al Comune di Ancona non lo dimentico».
Il numero dell’Anconitana, ora militante nel campionato di Eccellenza, ha poi parlato della stagione in corso, dei rimpianti, e del futuro. Garantendo di rimanere saldamente al timone della società: «Quest’anno c’erano tante aspettative sulla squadra che non sono state rispettate. La sconfitta di Castelfidardo ancora non mi va giù, quel giorno c’era stata un’invasione di tifosi anconetani che non meritavano di perdere. Stiamo lavorando per il futuro. Sarò presidente dell’Anconitana fino a quando lo vorranno i tifosi, non ho nessuna intenzione di lasciare il mio incarico».