Il tema principale su cui tutti gli addetti ai lavori stanno discutendo è quello della ripresa o meno dei campionati di calcio, fermati per l’emergenza Coronavirus, e la conseguente ripresa dell’attività sportiva con gli allenamenti delle squadre. Martedì 21 aprile dovrebbe arrivare la decisione sulla ripresa degli allenamenti per il 4 maggio, in base a quanto dichiareranno il ministro della salute Roberto Speranza e quello dello Sport Vincenzo Spadafora, anche se per quanto riguarda la Serie B e la Serie C tutto è ancora in stand by.
In casa Vis Pesaro, squadra militante in serie C, ha parlato di questo periodo di pausa il difensore Giorgio Gianola, che attualmente si trova a Milano, città centrale di questa emergenza. «La situazione è davvero complicata e sembra di essere in un film – racconta Gianola -; io sto bene, così come i miei cari e la mia famiglia, mentre con i compagni di squadra ci sentiamo e ci teniamo in contatto quotidianamente».
Il difensore della Vis, prima dello stop legato all’emergenza Coronavirus, era rimasto fermo ai box dalla fine del 2019 per un infortunio. «Sto seguendo gli allenamenti della società, sono quattro mesi che non gioco e mi manca molto – dice -, però nel male della sosta forzata ho recuperato pienamente dal mio infortunio e se mai si dovesse riprendere sono pronto».
L’interruzione forzata del campionato non ha fermato la voglia di allenarsi e mantenersi in forma dei calciatori granata. In merito a questo argomento è intervenuto il portiere del Fano, militante in serie C, Aiello Viscovo. «Ci alleniamo in base a ciò che è possibile fare, data la circostanza di emergenza – sottolinea Viscovo -. Chi può usufruire di uno spazio all’aperto è più avvantaggiato; chi non può si affida ad esercizi da poter svolgere esclusivamente in casa. L’allenamento che svolgiamo noi portieri riguarda prevenzione, addominali e flessioni. Per il lavoro di forza eseguo esercizi di squat jump su un plinto o sulle scale. Infine, faccio un paio di serie di presa buttando il pallone verso il muro così da non perdere la sensibilità e l’occhio della palla. Per noi portieri la reattività è fondamentale. Per quanto riguarda la ripresa del campionato penso che finché il virus non sarà debellato tornare a giocare sarebbe una follia».