OSIMO – L’Osimana deve fare i conti con un’altra stangata, nemmeno un anno dopo dall’ultima volta. Il giudice sportivo ha usato il pugno di ferro: ammenda di 3000 euro, squalificato lo stadio Diana per due giornate e inibizione fino al 5 febbraio 2025 per il presidente Antonio Campanelli. Tutto ciò dopo la disputa di Osimana-Matelica.
Cos’è successo in Osimana-Matelica?
Domenica 5 gennaio si è svolto il primo turno del girone di ritorno del campionato di Eccellenza Marche. L’Osimana di mister Claudio Labriola ha ospitato il Matelica. I biancorossi hanno espugnato il Diana di Osimo 1-0, grazie al piazzato di Frulla e alla prestazione, sontuosa, dell’estremo difensore Ginestra. I giallorossi, tuttora, recriminano per alcune scelte arbitrali che hanno fatto infuriare i giocatori in campo e, specialmente, i tifosi sugli spalti.
A ridosso della mezz’ora del secondo tempo, la gara è stata sospesa per diversi minuti: uno dei due guardalinee è stato colpito da alcuni oggetti, provenienti dal settore locale e occupato dai sostenitori dell’Osimana. Il direttore di gara, Francesco Uncini dalla sezione di Jesi, ha optato per sospendere il match, poi ripreso e condotto fino al triplice fischio.
Le sanzioni
I tratti salienti delle decisioni del giudice sportivo: «Venivano lanciati in direzione dell’assistente dell’arbitro accendini, rotoli di scotch, sassolini e una bottiglia d’acqua, che lo colpiva al collo. La tifoseria di casa continuava ad intonare espressioni gravemente irriguardose e minacciose nei confronti della terna arbitrale.
Al termine della gara inoltre alcuni soggetti non in distinta entravano senza permesso nella zona antistante gli spogliatoi per proferire espressioni ingiuriose nei confronti della terna arbitrale. Un soggetto in particolare si avvicinava all’arbitro con fare minaccioso tentando di colpirlo. Si decide di sanzionare adottando le seguenti sanzioni disciplinari: ammenda pari ad euro 3.000; obbligo di disputare le prossime due gare interne a porte chiuse».
Il precedente
Mercoledì 28 febbraio 2024, l’Osimana venne eliminata dalla fase nazionale di Coppa Italia Eccellenza. Furono gli umbri dell’Atletico BMG, nel match disputatosi a Massa Martana, a qualificarsi ai quarti di finale della competizione. Ma l’esito del campo passò in secondo in piano, i fari furono puntati sulla maxi-squalifica inflitta al club giallorosso da parte del giudice sportivo.
L’Osimana fu punita con 5000€ di multa, e non solo: lo stadio Diana, la casa dei senzatesta, fu squalificato fino al 30 agosto 2025. Il dito delle autorità fu puntato verso i sostenitori giallorossi, il comunicato del giudice sportivo indicava: «espressioni gravemente offensive e minacciose nei confronti della quaterna arbitrale, sputi, lanci di lattine, fumogeni, monete, accendini, e liquidi». L’Osimana, difesa dall’avvocato Mattia Grassani, sorrise, in parte, qualche settimana dopo. La sanzione fu rivista: dai 18 mesi previsti a 6 mesi (30 agosto 2024).