FABRIANO – Si è spento all’età di 89 anni il brasiliano Dino da Costa, ex centravanti degli anni Cinquanta e Sessanta, per undici stagioni grande protagonista in serie A alla Roma (163 partite e 79 gol, di cui un record di 12 contro la Lazio), poi Fiorentina, Atalanta, Juventus, quindi Verona in B e Ascoli in C, ma anche allenatore del Fabriano Calcio in Promozione tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta.
«Arrivò a Fabriano a stagione in corso nel 1979 – ricorda Gisleno Compagnucci, allora giocatore in maglia biancorossa. – A portarlo fu il presidente Ercole Villò, che lo aveva conosciuto a Monte Sacro dove era rimasto ad allenare dopo aver smesso di giocare».
La squadra fabrianese militava in Promozione ed era composta da tutti giocatori locali, disputò uno splendido girone di ritorno in un clima di serenità ed amicizia. Giovandosi di questo ambiente, il Fabriano di Da Costa disputò un ottimo campionato anche nell’annata successiva, sfiorando la promozione e chiudendo al terzo posto imbattuta fino all’ultima giornata: i cartai, infatti, capitolarono solo a Gradara per 2-1, dopo che Mauro Simoncelli aveva segnato il gol del vantaggio. Vinse il Campionato la Vadese, al secondo posto l’Urbania, scavalcando il Fabriano di un punto proprio in quella circostanza. In quel periodo la squadra biancorossa disputò anche due prestigiose amichevoli con l’Ascoli e l’Inter.
«Quando arrivò a Fabriano, Da Costa aveva smesso di giocare, ma conservava un fisico ancora eccezionale e un calcio fortissimo su punizione – prosegue il racconto Gisleno Compagnucci. – Rimase sulla panchina del Fabriano fino al 1982. Ricordo ancora gli aneddoti di quando giocava in serie A. Non riusciva a dire il mio nome, per lui sono rimasto sempre “Cislenco” anche negli anni a seguire quando, talvolta, ci siamo di nuovo incontrati. Lo scorso anno, quando è stata organizzata una cena “revival”, purtroppo non era riuscito a venire perché già stava poco bene».
«Lo ricordo a Fabriano all’Albergo Italia di Angelo e Assunta Falzetti dove alloggiava e dove mia madre faceva la cuoca – è la memoria di chi allora era piccolo, Gian Pietro Simonetti. – Io bambino romanista lo guardavo con timidezza ammirata e silenziosa perché non mi sembrava possibile sedere a fianco di uno che aveva acceso per anni la passione della tifoseria giallorossa».
Da Costa era nato a Rio de Janeiro l’1 agosto 1931 e si è spento il 10 novembre a Verona. Nel 1956/57 è stato capocannoniere del campionato di serie A con 22 gol.