Hernan Molinari lascerà per sempre il calcio e l’Italia. Sono queste le parole dell’attaccante argentino che ha comunicato la sua decisione di tornare in Argentina. Sarebbe dovuto partire dopo il termine della stagione ma l’evolversi della situazione a livello mondiale ha accelerato le cose. Come lui stesso ha raccontato, il giorno più triste della sua esperienza italiana.
Molinari arrivò in Italia a soli 20 anni per iniziare il suo percorso calcistico con il Guspini nell’Eccellenza sarda, per poi indossare le maglie di Nuova Monreale, Vis Pesaro, Cattolica, Velletri, Albalonga, Cavese, Fidene, Amiternina, Taranto, Brindisi, Montemurlo, Fermana nel dicembre 2015, Varese, Gravina e Nardò, prima di tonare nuovamente a Fermo in questa stagione. Nonostante valanghe di reti segnate ovunque, il rapporto con i canarini è stato sempre speciale per l’argentino, sin dalla sua prima stagione. Nell’annata successiva, quella 2016/17, il suo contributo di 16 reti fu determinante per la promozione della Fermana in LegaPro. Il suo ritorno a sorpresa in questa stagione, voluto fortissimamente dal DG Conti, ha fatto sì che l’argentino in sole 11 gare realizzasse ben 4 reti, anch’esse importantissime per l’ottimo cammino dei canarini. 57 gare e 32 reti complessive è il ricordo che lascia Molinari alla “sua” Fermo.
Queste le sue parole: «Penso che quello di oggi sia il giorno più triste della mia esperienza italiana. Provo lacrime vere. Non avrei voluto lasciare il calcio in questa maniera, avrei voluto salutare il “Recchioni” ed i miei tifosi in altro modo, ma questo maledetto virus non lo ha permesso. Aver scelto Fermo per la fine della mia carriera e aver potuto dare il mio contributo con i gol, che è l’unica cosa che so fare, è stata senza dubbio la scelta giusta. Dire addio al calcio è la cosa migliore in questo momento. La Fermana è stata casa mia. Fin dal primo giorno e fin dal primo allenamento a Capodarco è iniziata una storia incredibile, tanto che quando sono andato via due anni fa, ho subito capito che non sarebbe stato un addio ma un arrivederci. A 35 anni la Fermana mi ha fatto crescere come persona. Sarò il primo tifoso della Fermana in Argentina».
Non dimenticherò mai, prosegue il Bomber Molinari, «la gara con l’Amiternina. Era la prima a Fermo, ma non la ricordo solo per le 4 reti dell’esordio, ma perché eravamo in una situazione difficile e nessuno pensava dove saremmo arrivati un paio di anni dopo. Poi diciamo che esordire tra i professionisti a 37 anni e segnare ancora con questa maglia è stato qualcosa di incredibile. Ripeto, è brutto dire addio senza poter salutare squadra, tifosi ed amici».
«Quale sarà il mio futuro? – conclude il bomber – Torno a casa da mia moglie e da mia figlia che non vedo da due mesi. A Giugno poi nascerà la mia seconda figlia e la società, comprendendo la situazione, mia ha fatto rientrare in anticipo. Appena passerà questo casino, cercherò lavoro ed inizierò una nuova vita. Vorrei rivolgere un saluto a tutta Fermo e ai tifosi che mi hanno voluto bene, alla società, dal Presidente Simoni al Patron Vecchiola, grandissime persone. Un grazie speciale lo voglio fare al DG Fabio Massimo Conti che mi volle fortemente la prima volta e mi ha riportato a Fermo a 37 anni, credendo ancora in me».