ANCONA – La Giovane Ancona contro il doping. Può sembrare una fase fatta ma non lo è, perché la storica società anconetana di calcio è impegnata attivamente nel progetto “Keep calm and play safe” per la sensibilizzazione riguardo al doping. La presenza di partner provenienti non solo dall’Unione Europea fa capire l’importanza di quanto si sta producendo.
Il tavolo dei lavori si snoderà in tre fasi, fino a dicembre 2019. La prima è di totale sensibilizzazione, indagando sulla percezione del fenomeno tra giovani, operatori e famiglie. Poi si procederà a una serie di attività che prevederanno il coinvolgimento dei ragazzi grazie anche all’ausilio del football, per poi andare a trasferire le conoscenze su altri target. Infine ci si incentrerà sulla disseminazione delle conoscenze, coinvolgendo le varie istituzioni che ruotano intorno al fenomeno dello sport.
Grande la soddisfazione del presidente della società (da anni impegnata solo nel settore giovanile) Diego Franzoni: «Il tema del doping è un tema a noi caro, soprattutto perché siamo da sempre impegnati con i ragazzi. Nel corso dell’ultimo torneo a Spalato e nelle altre occasioni abbiamo avuto occasione di confrontarci, con relazioni molto interessanti, anche con i colleghi serbi e bulgari. Ritengo questo progetto fondamentale nell’ottica di far crescere i nostri ragazzi nel modo giusto e di farli approcciare allo sport in modo corretto e sicuro».
A fargli eco Marco Cardinaletti di Eurocube, colonna del progetto: «Attraverso i club, i partner legati al mondo della medicina e quelli legati al mondo delle scuole, avremo un’importante collaborazione in questo senso. Un vero e proprio tavolo di lavoro interdisciplinare. L’idea è nata da una chiacchierata negli anni scorsi e tutta la dirigenza della Giovane Ancona è stata ben felice di tuffarsi in questa avventura».