JESI – Parte con un punto la nuova Jesina, centrato alla prima giornata in casa della Recanatese, formazione delle più accreditate del girone. Un pari arrivato dopo che i leoncelli avevano chiuso in vantaggio il primo tempo. E proprio il gol dell’1-1 della Recanatese, incassato nemmeno 1’ dopo l’inizio del secondo tempo, rappresenta il rammarico del tecnico dei leoncelli Davide Ciampelli, altrimenti soddisfatto della gara della Jesina. «Prestazione importante, risultato giusto. Ma non dovevamo prendere gol in quella maniera. Dopo 27 secondi dal via della ripresa e col calcio d’inizio a favore- dice Ciampelli- Sono soddisfatto, la Recanatese si è mostrata molto forte. Per 25, 30 minuti non siamo stati brillantissimi. Il gol ci ha sbloccato e abbiamo chiuso bene il primo tempo. Poi non si può prendere gol appena ripartiti e dopo aver battuto noi il calcio d’inizio del secondo tempo. Il risultato di parità è giusto, non si discute. Ma non dovevamo prender gol in quella maniera, abbiamo concesso una rete troppo facile».
Sulla partita della Jesina, Ciampelli commenta: «Buona prestazione, anche di sofferenza. Ma era impensabile venire a Recanati e non soffrire. Si poteva fare di più, quando avevamo campo. Non ci siamo riusciti, resta un buon punto dopo una prestazione importante. A Recanati avevamo fatto bene anche in Coppa (sempre 1-1 e passaggio del turno ai rigori lo scorso 26 agosto, ndr) ma dopo quella partita c’è stata poi la sconfitta di Castelfidardo. Speriamo che questo punto venga preso nella maniera giusta. Con umiltà e con consapevolezza, che non è presunzione».
In attesa del tesseramento dell’attaccante croato Ivan Bubalo, Ciampelli ha speso parole importanti per lo jesino Riccardo Pierandrei, protagonista al Tubaldi dell’azione che ha portato alla rete di Magnanelli. «Di solito dei singoli non si parla mai ma alle volte c’è da farlo. Riccardo Pierandrei ha fatto una partita eccezionale, gli va dato particolarmente merito. È un ragazzo del ’96, di Jesi, che vive tutto il peso di essere l’attaccante della squadra della sua città dove tutti reclamano una punta di grido. E fa la sua parte, mettendosi a totale disposizione, in silenzio».