Sport

La Jesina (non?) sceglie: Cuicchi- Carassai. Mosconi: «Sicuri che la squadra può dare di più»

Il presidente leoncello parla dopo l'ufficializzazione del nuovo tandem in panchina. «Se c’è un primo allenatore? Sono sicuro che entrambi sapranno gestirsi strada facendo. Ho già visto una buona collaborazione in campo e ne sono rimasto confortato. Questa ci è apparsa la soluzione migliore».

JESI – Fra i due pretendenti alla panchina leoncella dopo l’esonero di Omar Manuelli, la Jesina punta sull’uno e sull’altro. Guida tecnica della squadra affidata al tandem formato da Andrea Cuicchi, già allenatore della Juniores e direttore tecnico del vivaio, ex giocatore leoncello negli anni ’80 e calciatore professionista fra A, B e C, ed Ermanno Carassai, già collaboratore di Manuelli, ex Cingolana, Corridonia (Eccellenza), Settempeda e Helvia Recina (Promozione), che aveva diretto in proprio la seduta di allenamento del martedì.

«La Jesina Calcio- ufficializza la società leoncella- comunica che la conduzione tecnica della prima squadra è stata affidata al duo Andrea Cuicchi e Ermanno Carassai. La scelta di una soluzione interna – il primo è allenatore della Juniores, il secondo vice allenatore della prima squadra – è stata ritenuta la più idonea da un lato per non disperdere quanto costruito in questi mesi, dall’altro per valorizzare le risorse interne della società. Cuicchi e Carassai hanno accolto positivamente la scelta di una collaborazione congiunta volta a riportare la Jesina ad un livello di classifica consono al proprio potenziale e alle aspettative dei tifosi».

Spiega il presidente leoncello Gianfilippo Mosconi: «Una scelta effettuata per dare continuità ad un programma rimasto incagliato. Ma siamo sicuri che questa squadra può dare di più. Se c’è un primo allenatore? Sono sicuro che entrambi sapranno gestirsi strada facendo. Ho già visto una buona collaborazione in campo e ne sono rimasto confortato. Questa ci è apparsa la soluzione migliore».

Sulla stagione, Mosconi dice: «La Jesina è una società solida, perché si muove in maniera oculata. Le risorse per chiudere la stagione ci sono e non vedo perché non dovrebbero esserci».