JESI – La Jesina ha salutato il proprio pubblico con un punto, frutto dell’1-1 con il Forlì, nell’ultima partita casalinga del suo campionato di calcio in serie D. Mentre domenica prossima 5 maggio i leoncelli chiuderanno il loro torneo in casa della Sangiustese, ci si interroga sul futuro. E il tecnico della Jesina Davide Ciampelli ha parlato così delle sue possibilità di permanenza a Jesi: «Questo è un momento in cui la società deve fare le sue valutazioni. Ora siamo ottavi: Jesi e la Jesina non possono ripartire per salvarsi o per stare lì ma per fare meglio. Almeno pensare di poterlo fare. Ho deciso di venire perché Jesi mi dava stimoli straordinari. Dico ora che è stata la migliore scelta che potessi fare. Volevo una piazza che vivesse il calcio in questa maniera. Ora bisognerebbe cercare di far meglio».
Sulla stagione, Ciampelli dice: «Annata bella e difficile. I 32 punti del ritorno sono il frutto di un lavoro iniziato il 23 luglio, quando molti dei ragazzi avevano scelto una Jesina ancora in Eccellenza. Non finirò mai di ringraziare Gianfranco Amici, che mi ha portato a Jesi e mi ha dato fiducia anche sfidando una piazza che aveva giustamente le sue convinzioni. L’obiettivo era riportare entusiasmo nei tifosi e renderli di nuovo orgogliosi. Penso sia stata fatta una cosa straordinaria».