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Jesina- Marco Cerioni, nulla di fatto

Incontro con la stampa al Carotti. «Ho dato consigli ma non ci sono le condizioni per una collaborazione professionale» dice l'ex portiere, per il presidente Gianfilippo Mosconi: «Unica certezza l'iscrizione alla serie D»

JESI – Non ci sarà la collaborazione di Marco Cerioni nella prossima Jesina. «Sono stato in queste ultime settimane e sarò sempre disponibile a dare, se necessario, dei consigli. Ma per una collaborazione professionale non ci sono state le condizioni e le garanzie che servivano, è mancata la chiarezza che occorreva» dice, in un incontro con la stampa convocato nel primo pomeriggio al Carotti insieme al presidente leoncello Gianfilippo Mosconi, l’ex portiere professionista, anche della Jesina, e oggi imprenditore nel mondo del divertimento.

«Sicuramente una notizia non buona- dice al fianco di Cerioni lo stesso Mosconi– in questo mese con Marco c’è stato un confronto che mi ha aiutato molto e che spero di mettere a frutto». Per il futuro leoncello a questo punto due sole sono le certezze: il fatto che sarà Mosconi a restare presidente della Jesina e «l’iscrizione al campionato di serie D della squadra- garantisce il proprietario della società- quanto alle figure che mi sono state vicine in quest’ultimo anno, da Giancarlo Chiariotti a Gianfranco Amici, tutto è da valutare».

Spiega Mosconi: «Abbiamo ereditato dei problemi dalla passata gestione e qualcosa resta ancora. Il passo più lungo della gamba quest’anno? Era il nostro primo e dispiaceva fallire, forse qualcosa di troppo è stato fatto ma il vero problema è che non si potrà fare lo stesso anche nel nuovo anno».

Dice Cerioni: «In quest’anno si è sentito di tutto intorno al fatto che dietro Mosconi ci fossero chissà, quali figure, la realtà è che il presidente è troppo solo. A Jesi porte socchiuse a cui bussare ci sono ma per aprire chiedono chiarezza».