JESI – Jesina attesa, domani domenica 7 aprile alle 15, dal derby di Matelica, in casa della vice capolista del torneo, che insegue la “lepre” Cesena ad appena due lunghezze di distanza, e fresca finalista nazionale di Coppa Italia. I leoncelli, reduci da quattro vittorie consecutive e cinque partite senza incassare gol, hanno messo al sicuro la salvezza e giocano per un finale di stagione in crescendo. «Sono assolutamente convinto che i ragazzi non abbiano perso le motivazioni. Conoscendoli, non si siederanno certo ora» dice a riguardo il presidente della Jesina Gianfilippo Mosconi. La Jesina non potrà contare sul difensore Leonardo Nonni, squalificato.
Sarà un derby limitato sugli spalti: i tifosi jesini potranno assistere soltanto acquistando in prevendita, entro la serata di oggi al Carotti, i biglietti per il settore ospiti dell’impianto di Matelica (508 tagliandi disponibili, 10 euro il costo, gratis fino a 16 anni). Biglietti nominativi, occorrerà esibire un documento d’identità al momento dell’acquisto. A Matelica botteghini chiusi per chi arriverà da Jesi senza biglietto, divieto di ingresso anche in tribuna.
Proprio sul fronte pubblico, in settimana la società leoncella ha evidenziato un dato importante: «La Jesina si gode non solo una buona posizione di classifica, ma anche la certificazione che dietro il Cesena ci sono proprio i leoncelli per capacità di attrarre tifosi. Secondo gli ultimi dati aggiornati si sono registrati oltre 12.100 spettatori sugli spalti del Carotti, per una media di 756 spettatori a partita, uno in meno del Campobasso (757) che però sconta una presenza complessiva minore (11.357 spettatori nello stadio molisano). Un pubblico, quello jesino, in crescita rispetto alle stagioni precedenti chiuse con una media di 647 spettatori a partita nel 2016/2017, scesa poi a 559 nella stagione scorsa. Ed è una crescita ancor più marcata, se si considera che nella media di quest’anno entrano in ballo anche i turni infrasettimanali che hanno inevitabilmente giocato a sfavore, limitando per problemi di lavoro la partecipazione di numerosi sportivi. Risultati, questi, che la società giudica positivamente, in linea con l’obiettivo dichiarato di riportare entusiasmo tra i tifosi, ma che si punta ovviamente ad aumentare nella consapevolezza delle potenzialità di una città come Jesi e di un ampio territorio dove non vi sono squadre di pari o superiore categoria. Davanti a tutti, nella speciale classifica degli spettatori, come detto, il Cesena con ben 8.500 presenze a partita. Nella presentazione di queste statistiche, da considerare che il Carotti, con 5.000 posti, è il quarto stadio per capienza dopo Campobasso (25.000), Cesena (23.860) e Vasto (5.370)».