JESI – Non sono piaciuti, al presidente della Jesina Gianfilippo Mosconi, risultato e prestazione dei leoncelli nell’ultimo turno. Una presa di posizione che si fa notare, dato che molto più positivo era stato a fine gara il giudizio sullo 0-0 con il Montegiorgio del tecnico biancorosso, Davide Ciampelli. Ma Mosconi punzecchia anche il pubblico, che a suo parere non ha risposto, numericamente, in maniera adeguata a quella che era stata la “chiamata” del presidente leoncello, che per la sfida di domenica scorsa aveva ridotto il costo dei biglietti per l’ingresso allo stadio.
«Non posso nascondere- dice il giorno dopo Mosconi– una doppia delusione: la prova poco brillante della squadra come ha onestamente riconosciuto il mister, la scarsa risposta del pubblico malgrado la scelta di abbassare i prezzi. Una situazione da cui però voglio ripartire per ricompattare l’ambiente e con spirito propositivo. Sulla partita dico che, dopo gli innesti di dicembre, abbiamo un organico più che competitivo che non deve mai accontentarsi di nulla ed anzi deve puntare sempre al massimo». Secondo il presidente: «Contro il Montegiorgio siamo stati al di sotto delle ultime prestazioni. Sono certo che sia stato un incidente di percorso. E comunque già dal prossimo incontro a Castelfidardo confido che torni l’intensità che abbiamo apprezzato in questo girone di ritorno. Quanto ai tifosi, capisco il freddo e capisco che non si trattava di una partita di cartello: ma il numero dei presenti è stato onestamente esiguo. La società sta facendo enormi sforzi per dare un futuro certo e credibile alla Jesina, mi aspetto un pubblico che risponda con maggiore slancio. Anche perché la maglia leoncella è un patrimonio di questa città che merita attenzione e il sostegno di tutti».
Dopo lo 0-0 con il Montegiorgio, mister Ciampelli aveva invece parlato di «Un punto importante per due motivi. Il primo, perché sapevamo che sarebbe stata una partita di questo tipo, contro una squadra solida che non ti fa giocare ma sa rendersi pericolosa. Il secondo, perché ci riporta nella nostra dimensione. Avevo avvertito in settimana la sensazione che questa squadra dovesse vincere per forza o dominare tutte le partite. Ma non è così. La sbornia, senza punti, di Cesena era una trappola che forse a qualcuno aveva fatto alzare la temperatura. Ma faccio un plauso alla squadra per aver giocato con intelligenza contro un avversario scorbutico».
Nel prossimo turno di domenica 3 marzo, visita al fanalino di coda Castelfidardo, reduce però dal successo in casa del Forlì.