JESI – La sua prima partita sulla panchina della Jesina, diciotto anni dopo l’ultima volta, ha coinciso con l’interruzione di una serie negativa che durava per i leoncelli da sette turni. E con la prima vittoria stagionale, per una squadra che aveva raccolto nove sconfitte e due pareggi, con l’abbandono dell’ultimo posto in classifica, con la prima gara senza incassare gol. Sauro Trillini, arrivato appena venerdì scorso, terzo tecnico di stagione, alla guida della Jesina, si gode l’1-0 al Real Giulianova.
«Sono contentissimo per i ragazzi, la società, un pubblico che so quanto ci tenga- dice l’allenatore anconetano- sono stati due giorni lunghissimi, non sono certo stati due allenamenti a fare chissà che. Ma dallo spogliatoio, e dai più anziani, è venuto qualcosa di importante, che ha coinvolto tutti per dare il meglio. L’ultima è sempre la più bella ma, da quando alleno, questa è una delle vittorie dal significato più importante».
Dice Trillini: «Avevo detto ai ragazzi che la palla non doveva scottare ma qualche volta ha finito per farlo, è normale. Ma abbiamo fatto anche buone giocate. Era fondamentale scrollarsi di dosso il sentirsi ultimi e anche sentire l’importanza di tutti, pure dei cambi: abbiamo risposto ai problemi, come gli infortuni di Verruschi e Garbuglia, con ingressi come quelli di Maggioli e Barchiesi che hanno fatto bene».
In classifica i leoncelli scavalcano e lasciano l’ultimo posto al Cattolica San Marino, sconfitto dalla capolista Notaresco e prossimo avversario della Jesina domenica 24, in trasferta: uno scontro diretto fra le due formazioni che attualmente occupano le posizioni che significano retrocessione diretta, fondamentale per provare a rilanciarsi. Con 5 punti la Jesina è attualmente a cinque lunghezze di distanza dal terzultimo posto del Tolentino che significherebbe a fine stagione potersi giocare ai playout le speranze di salvezza.