JESI – «Bene il saldo delle vecchie pendenze con gli ex calciatori. Ma noi vecchi soci della Jesina per chiudere i conti abbiamo pagato 140 mila euro, a differenza dei 60 mila che sarebbero stati previsti dall’accordo per la cessione della società firmato il 19 maggio dello scorso anno».
Lo dice l’ex presidente della Jesina Marco Polita, dopo quanto espresso pubblicamente dall’attuale società e da alcuni leoncelli del passato sul pagamento dei rimborsi arretrati da parte della prima. «Ci sta – dice Polita – che i giocatori possano non conoscere quanto gli accordi al momento della cessione prevedevano».
Afferma l’ex presidente leoncello: «Il punto 5 prevedeva che i vecchi soci si facessero carico di un disavanzo di gestione di circa 60 mila euro, compreso il saldo ai giocatori. La proprietà entrante avrebbe invece dovuto provvedere all’estinzione delle linee di credito presso le banche, per circa 110 mila euro. Ma un mese dopo il passaggio, unilateralmente l’attuale società ha derogato da questo punto».
Dice Polita: «I vecchi soci hanno sia estinto i fidi sia pagato metà dei 60 mila euro di disavanzo: 140 mila euro. L’attuale società ha pagato il restante 50% del disavanzo: 30 mila euro, fra cui i rimborsi ai giocatori. Tra l’altro la nuova proprietà ha preteso la rinuncia dei vecchi soci al recupero dei prestiti personali alla Jesina nel corso degli anni: abbiamo rinunciato. E con le quote sociali, cedute gratuitamente, abbiamo lasciato anche 360 tesserati del vivaio, alcuni cartellini, gestione del Carotti, il pullman, alcuni sponsor fidelizzati». Ma, assicura Polita: «Mai farò rivalsa verso la Jesina, di cui sono un tifoso».