ANCONA – Una vita come tecnico nei campionati regionali di calcio dilettantistico. Un presente da responsabile dell’Anconitana Academy, il settore giovanile biancorosso. Il ruolo di padre con il figlio, Luca Lombardi, giocatore professionista nel Monza dell’ex milanista Cristian Brocchi (capolista del girone A di LegaPro). Massimo Lombardi può contestualizzare l’emergenza Coronavirus nello sport in vari modi, basandosi soprattutto sull’esperienza personale.
Il dibattito degli ultimi giorni, che sta coinvolgendo tutte le sfere del professionismo e del dilettantismo, riguarda le possibilità di ripresa dopo l’emergenza Coronavirus. Qualora non si dovesse riuscire a tornare in campo si dovrebbero necessariamente vagliare delle proposte alternative, quali cristallizzazione delle classifiche attuali e annullamento.
Il tecnico anconetano ha dato il suo punto di vista: «Siamo in un mare in tempesta dove, tra tante ipotesi, non ci sono certezze. Sono state spostate anche le Olimpiadi, la ripresa nei dilettanti la vedo molto difficile proprio per il fatto che molti di questi lavorano e non hanno il calcio come attività principale – dice Lombardi -. Come Anconitana Academy abbiamo interrotto gli allenamenti quasi subito, in contemporanea con la chiusura delle scuole. Ci siamo sentiti in dovere di prendere subito questa decisione verso i nostri ragazzi e lo abbiamo fatto. È la prima volta in assoluto che vivo una situazione di tale incertezza in tutta la mia carriera. Abbiamo vissuto degli stop per la neve, per il terremoto, ma mai così lunghi e così incerti».
Poi un pensiero al figlio Luca, bloccato in Brianza a causa delle disposizioni governative. Da gennaio Lombardi jr è stato prelevato dal Monza (capolista del girone A di Lega Pro) di Cristian Brocchi dopo la prima parte di stagione disputata nella Recanatese (serie D): «Luca non è potuto tornare a casa per via delle restrizioni, attualmente stanno svolgendo un lavoro individuale dalle proprie abitazioni con la supervisione del preparatore atletico. Per loro è diverso, forse i professionisti che lo fanno come attività principale qualche chance in più di ripresa ce l’hanno, in ogni caso vedremo cosa succederà nei prossimi giorni».