ANCONA – Il primo dei due giorni della verità è arrivato: domenica 12 maggio, allo stadio Tubaldi di Recanati alle ore 18 andrà in scena la sfida tra Recanatese e Vis Pesaro, primo dei due spareggi salvezza. Il secondo è in programma al Benelli di Pesaro la domenica successiva. Chi perde retrocede, chi vince conquista la permanenza in serie C, il risultato si calcola sempre sommando le due partite e in caso di parità non sono previsti supplementari né rigori, ma si salva la squadra meglio classificata al termine della stagione regolare, che è la Vis Pesaro. Sulla sponda giallorossa mister Filippi fa i conti con l’infermeria, sperando di recuperare in tempo gli elementi ancora in dubbio, come Lipari e Peretti, soprattutto per risolvere i problemi legati al centrocampo. Mentre dall’altra parte mister Stellone sarà costretto a rinunciare a Nicastro e a Tonucci, due assenze peraltro già ampiamente messe in conto. Obi sembrerebbe invece recuperato.
Intanto ieri 9 maggio al Tubaldi, davanti a una Recanatese pronta ad allenarsi, è arrivato il patron Adolfo Guzzini che ha spronato la squadra a dare il massimo per raggiungere l’obiettivo della permanenza nella categoria. Insieme a lui anche il direttore tecnico Josè Cianni. Grande importanza nel doppio incontro, proprio a cominciare da domenica, lo avrà il pubblico, un fattore su cui vogliono poter contare anche Recanati e tutta la tifoseria locale, nonostante la cittadina del Maceratese conti 20mila abitanti contro i 100mila di Pesaro. Attesi al Tubaldi tifosi in massa a seguito della Vis, ma la Recanatese più dei pesaresi, in questa stagione, ha saputo sfruttare a proprio favore il fattore campo. In classifica, al termine della stagione regolare, Vis Pesaro al diciassettesimo posto con 39 punti grazie all’ultima vittoria sulla Juve Next Gen, con numeri che sottolineano la buona propensione alla difesa, e la Recanatese al diciottesimo con 38 punti, sorpassata proprio in extremis dai pesaresi in seguito al ko a Chiavari contro l’Entella, e con numeri che sottolineano l’ottima propensione offensiva con Sbaffo e Carpani in doppia cifra, ma anche la seconda peggior difesa del campionato dopo quella dell’Olbia giunto ultimo in classifica e retrocesso direttamente insieme alla Fermana.