SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Marco Frediani, uno dei giocatori più brillanti in questa stagione con 5 reti, ripercorre la propria stagione partendo dalla gara casalinga contro l’Arzignano, in cui ha realizzato la prima rete in campionato: «Ho provato una forte emozione, venivo da tre partite in cui non giocavo e quella era la prima da titolare in un ruolo nuovo, quello di mezzala. Il gol poi è nato all’improvviso da una palla recuperata sul fondo che ho calciato di potenza sul primo palo. Un gol poi realizzato allo scadere, sotto la nostra curva. Il ruolo di mezzala lo avevo ricoperto anche in alcune gare nella mia stagione a Pisa ed in qualche occasione l’anno scorso a Terni. È un ruolo che mi piace e penso di avere le caratteristiche giuste per farlo. Occorre avere tanta corsa ma anche senso di inserimento. Nella mia carriera, ho avuto la fortuna di giocare in piazze calde ed importanti come Pisa, Ascoli, Ancona, Parma e Terni. La stessa esperienza di Parma in B, in cui ho giocato pochissimo, è stata molto positiva per me. Ho avuto l’occasione di giocare con giocatori importanti, apprendendo molto. Sono cresciuto tanto infatti sia a livello professionale che umano. Ho avuto tantissimi compagni di squadra, non saprei dire chi sia stato il più forte. Mi viene in mente Lucarelli a Parma nell’anno del suo addio al calcio, che dopo il fallimento dalla Serie A è rimasto anche nella ripartenza in Serie D, sino a riportare i gialloblù in A e chiudere così un ciclo. Lo ricordo come una persona fantastica che nonostante anni di carriera alle spalle, a 40 anni trattava tutti i compagni allo stesso modo. Davvero un professionista esemplare ed un esempio per tutti noi».
Come immagino il calcio dopo tutto questo? Prosegue Frediani: «Penso che il calcio si ridimensionerà molto, tra costi ed ingaggi. Molte società vedranno Presidenti che in questo periodo non hanno potuto lavorare come fatto sino ad ora e si ritroveranno con budget più bassi, almeno per il prossimo torneo. Anche a noi calciatori sarà comunque richiesto uno sforzo che dovremo fare. Lo fanno tutti gli altri lavoratori, non vedo perché non dovremmo farlo noi. Dispiace per questa stagione che si è dovuta interrompere. Sinceramente non la vedo benissimo. C’è prima la salute, il resto non conta niente rispetto a delle cose che si vedono ora in tv. Speriamo comunque che tutto si rimetta a posto al più presto e che ci sia una possibilità di continuare, anche perché a San Benedetto mi sto trovando benissimo».
Da segnalare infine, che proprio oggi ricorre l’anniversario della fondazione della “Sambenedettese Calcio”. Questo il Comunicato con cui la Società festeggia la ricorrenza: «Avresti meritato una gran bella festa in un Riviera pronto a gridarti tutto il suo amore insieme ai nostri ragazzi che avrebbero dato tutto per omaggiare al meglio il tuo compleanno. Oggi tutto questo non ci è possibile. C’è una battaglia da vincere contro questo tremendo virus, e dobbiamo farlo tutti insieme, lontani ma uniti più che mai. La nostra gente non si è dimenticata però di te, nemmeno per un attimo. Anzi, ogni giorno è in prima linea per aiutare chi in questo momento ha bisogno di un sostegno economico e morale e lo fa con la forza di un cuore grande dove sono scolpiti soltanto due colori: il rosso ed il blu. Torneremo presto a stare insieme, ad esultare e a renderti onore come meriti. Buon compleanno, vecchia cara Samb».