ANCONA- La decisione di portare tutte le gare del campionato di Eccellenza alla domenica non ha soddisfatto la principale categoria interessata, quella dei calciatori. I motivi sarebbero da ricercare nella sottrazione di tempo alle proprie famiglie con impegni in calendario paragonabili almeno ad una categoria superiore. A farsi portavoce di questo disagio è stato il difensore Andrea Savini, quest’anno in forza alla Biagio Nazzaro Chiaravalle ed ex, tra le altre, di Camerano, Marina e Dorica Torrette:
«Sono un libero professionista – si è sfogato il difensore – e lavoro anche 12 ore al giorno, spesso fino al sabato compreso. È chiaro che poter giocare solo la domenica ti impone di tener impegnato l’unico giorno libero interamente, visto che le trasferte in Eccellenza non sono brevissime. Tanti colleghi la pensano come me e la domenica diventa un ostacolo importante».
Poi l’arringa sul tempo sottratto alla famiglia, condiviso da tanti altri calciatori: «Il vero valore che va preservato è la famiglia. Non dimentichiamo mai che siamo dei dilettanti allo stato puro sia nel tempo a disposizione sia a livello remunerativo. Non capisco il perché di questo obbligo della domenica che porta via tanto tempo alla famiglia e agli affetti. Bisogna a mio avviso, ma sono d’accordo tanti colleghi, lasciare la possibilità di giocare il sabato o la domenica a seconda delle esigenze».