SENIGALLIA – Impossibile rispondere al quesito. Il campionato di Eccellenza si è fermato a quel 23 febbraio e sembra trascorsa un’eternità. La giornata numero 9 del girone di ritorno, dopo molto discutere, era stata rinviata con conseguente slittamento di tutti gli altri turni. Ma poi è arrivato lo stop definitivo. Si ricomincerà a giocare?
I tifosi rossoblu vorrebbero tanto tornare a vedere l’FC Vigor Senigallia, ma allo stesso tempo sono i primi a dire che in questo momento non si può pensare al calcio e ci sono altre priorità. Nei giorni scorsi è infatti comparso di fronte all’ospedale cittadino uno striscione degli ultrà vigorini che recita: «Vicini a chi lotta… Grazie medici e infermieri».
Campionato fermo, quindi, e tante le ipotesi avanzate dagli addetti ai lavori. Dai palazzi federali al momento giungono informazioni troppo sommarie perché l’uscita dal tunnel del coronavirus è ancora lontana. Il presidente del Comitato Regionale Marche Paolo Cellini ha ribadito nei giorni scorsi che non si tornerà sicuramente a giocare il weekend 4 e 5 aprile.
Ma come detto, il campionato di Eccellenza si è fermato il 23 febbraio e restano da giocare ancora 7 turni. Per completare la stagione bisognerebbe tornare a giocare non più tardi della fine di aprile, altrimenti diventerebbe quasi impossibile concludere i campionati nelle varie regioni per poi dar via a playoff regionali e nazionali. Tra le tante opzioni paventate c’è proprio quella di annullare playoff e playout per accorciare ancor di più i tempi. Ma l’ipotesi che in assoluto spaventa di più è quella adottata qualche anno fa in Abruzzo in occasione del terremoto: fine anzitempo dei campionati e ufficializzati i risultati alla data dello stop.
Alla Vigor Senigallia restano 7 partite molto avvincenti: Porto d’Ascoli, Atletico Alma, Castelfidardo, Fabriano Cerreto, Valdichienti Ponte, Atletico Gallo e Montefano. La speranza è ancora quella di vederle tutte, possibilmente sugli spalti degli stadi marchigiani.