Sport

Calcio Serie C, il presidente Bosco della Vis Pesaro: «Buon lavoro negli ultimi mesi»

Con la salvezza conquistata con una giornata di anticipo, la società può iniziare a programmare il futuro. «Lla cittadella del pallone è un progetto ambizioso per la città di Pesaro»

Mauro Bosco

Al termine di una stagione fatta di alti e bassi in casa Vis Pesaro la cosa più importante riguarda l’aver raggiunto l’obiettivo della tanto attesa salvezza che significa un altro anno in Serie C dove continuare a programmare e magari provare a centrare qualche nuovo traguardo.

Il presidente della società Mauro Bosco ha fatto il punto sulla stagione trascorsa dalla sua squadra, ribadendo come «la stagione è partita male, nel peggiore dei modi» rispetto alle aspettative iniziali. «Inizialmente si pensava di poter fare qualcosa di meglio poi abbiamo avuto una serie di problematiche. Non a caso abbiamo fatto una vera e propria rivoluzione, cambiando un po’ tutti i vertici aziendali e facendo un mercato invernale abbastanza impattante. Alla fine i risultati ci hanno dato ragione, siamo riusciti a salvarci con una giornata di anticipo e abbiamo fatto un buon lavoro negli ultimi mesi. Adesso con soddisfazione possiamo dire che ci siamo salvati».

Bosco ha anche parlato dell’importante progetto che riguarda la cittadella del pallone. «L’idea è nata circa un anno fa, dopo il mio insediamento come presidente della Vis Pesaro. Si tratta di un partenariato pubblico-privato quindi viene chiesto un intervento economico da parte nostra con un supporto anche da parte del Comune. È un progetto ambizioso per la città di Pesaro, intendiamo far costruire il quartier generale della Vis Pesaro con spogliatoi, sale mediche, conferenze e così via. Sarà la casa della Vis, una cosa che oggi manca. Un punto di partenza per poter poi progettare e programmare. Al momento abbiamo superato la prima fase burocratica, quella della nomina a soggetto promotore, quindi diciamo che il peggio è passato. Adesso ci sono tutta una serie di ulteriori adempimenti legislativi che ci porterebbero, se tutto va bene, a iniziare i lavori per la fine dell’estate. Contiamo che per il mese di settembre potremmo cominciare già i lavori che dureranno un anno».