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Tutti pazzi per Kerjota, il talento albanese che fa sognare Senigallia

Protagonista della prima parte della stagione, Kerjota ha trascinato i rossoblù al secondo posto in classifica a suon di assist e gol

Sebah Kerjota in azione (foto Carlo Castorina, pagina fb Vigor Senigallia).

SENIGALLIA – Un talento cristallino quello di Sabah Kerjota, 21 enne attaccante albanese in forza alla Vigor Senigallia, tra i protagonisti assoluti del campionato di serie D girone F e della stagione super dei rossoblù, secondi in classifica. In molti avevano messo gli occhi su di lui, sin dai tempi dell’Eccellenza con la maglia dell’Anconitana e poi del Montefano. Brava la Vigor a crederci veramente anche in serie D. E lui, Sabah Kerjota, venuto in Italia da ragazzino con il sogno della serie A, sta facendo di tutto per ripagare quella fiducia, dispensando assist e gol (6, capocannoniere della squadra). Una prima parte di campionato tutta da incorniciare. «Una stagione fin qui incredibile – conferma Sabah Kerjota – siamo secondi e non se lo aspettava nessuno, in molti ci davano per spacciati a inizio campionato, ma abbiamo dimostrato di meritare questa posizione e vogliamo confermarmi fino alla fine».

È la tua miglior stagione finora?
«Ho fatto tanti gol anche in Promozione, ma in serie D chiaramente è diverso. Non mi aspettavo di poter far così bene fin da subito. Merito anche di una squadra che aveva già un suo equilibrio importante. La Vigor ha cambiato pochissimo rispetto alla passata stagione, qualche nuovo innesto ma la base è quella dell’Eccellenza che ha vinto il campionato».

Quanto è stato importante avere la piena fiducia di mister Clementi?
«Una parte di questa stagione è grazie a lui. Mi fa sentire tranquillo quando gioco, mi ha fatto scoprire un calcio che è quello che piace a me e che nessun altro allenatore mi aveva fatto giocare. Un calcio sempre propositivo, dove si cerca sempre di costruire senza buttare via un pallone».

Qual è il tuo ruolo ideale in campo?
«A me è sempre piaciuto partire come ala destra ma Clementi mi dà molta libertà e posso svariare in diverse zone del campo, anche come trequartista posso fare bene».

Di te dicono che sei un under che gioca come un veterano…
«A 21 anni hai un’età in cui puoi essere un giocatore importante a prescindere dal fatto di essere un under. Sei in una fase in cui puoi esprimere tutto il tuo potenziale».

Quando hai deciso di venire a giocare in Italia?
«Sono arrivato qui cinque anni fa. È stato mio zio che viveva in Italia a convincermi. In quel periodo giocavo nelle giovanili del Vllaznia, una squadra di Scutari che milita nel massimo campionato di calcio albanese. Il primo anno qui ho fatto l’Eccellenza in Umbria, poi l’anno dopo in Promozione ho fatto 19 gol con il Clitunno fino a marzo quando poi il campionato è stato sospeso per il Covid. Mi aveva chiamato il Parma per il Torneo di Viareggio ma quell’anno non si è più disputato».

Il tuo gol più bello di questa prima parte del campionato?
«Alla fine tutti i gol sono importanti, ma scelgo quello contro la Sambenedettese fatto al 92’. Per come è venuto, penso che sia il più bello. E poi è stato decisivo per la vittoria, ho festeggiato sotto la curva, è anche quello che ho sentito di più».

Uno sguardo al futuro…
«Ora penso a fare bene qui, c’è un ambiente bellissimo a Senigallia e vogliamo fare una stagione importante. Poi ovviamente spero un giorno di diventare un calciatore professionista. Fin da bambino, vedendo la tv nel mio paese, sognavo di giocare in serie A».