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Calcio, Vis e Fano attendono la decisione del Consiglio Federale

Il 20 maggio si saprà ufficialmente se la stagione 2019/2020 chiuderà i battenti. Vis Pesaro e Fano sono sulla stessa lunghezza d'onda e nutrono perplessità su di un'eventuale ripresa

Il dg vissino Vlado Borozan

La data in cui si riunirà il Consiglio Federale è stata decisa. Il 20 maggio, Vis Pesaro e Fano, oltre ovviamente a tutta la Serie C, sapranno se la decisione presa la scorsa settimana dall’assemblea di Lega Pro verrà confermata interamente oppure no. L’attesa più grande riguarda le squadre che sognano di festeggiare una promozione in Serie B, a dispetto di altre che invece hanno espresso la volontà di tornare in campo per giocarsi una chance attraverso i playoff. La seconda questione che tiene banco è quella del blocco delle retrocessioni. Se verrà confermato questo blocco, Vis (che era già salva) e Fano potranno festeggiare.

Il Direttore Generale della Vis Pesaro Vlado Borozan è pienamente convinto dello stop. «Un’eventuale ripresa rimane per me improbabile, per costi e responsabilità penali – afferma Borozan – non ci sono i presupposti per continuare. Le società non riusciranno ad affrontare un impegno simile. Ad ogni modo deciderà tutto il Consiglio Federale”. Inoltre un commento per quanto riguarda il “Decreto Rilancio”, visto che sarà prevista la cassa integrazione in deroga per i calciatori professionisti che percepiscono fino a 50 mila euro. “Ogni aiuto in questo momento è ben accetto. Il Consiglio Federale deciderà il nostro futuro, ma intanto il decreto è un bel passo avanti».

Per quanto riguarda l’Alma Juventus Fano, sul tema di un cambio di decisione e di una ripresa del campionato. ha parlato il Direttore Tecnico della squadra Giovanni Mei. «Sono iniziati i controlli in Serie A, come previsti dal protocollo, ed hanno messo subito in risalto 10 casi di positività. Francamente, dopo ciò, ho dubitato molto sul fatto che si potesse riprendere la Serie A. Pensare di poter far riprendere la serie C o addirittura la LND mi sembra fuori luogo. Rispetto quello che ha detto Gravina, ma non lo condivido. Probabilmente avrà le sue soluzioni da punto di vista federale, che io faccio fatica a pensare. Vedo solo una gran confusione ed un accanimento a voler giocare a tutti i costi, senza tener conto del fatto che si rischia in maniera esagerata di compromettere il futuro di numerose squadre, specie di Serie C. Infatti, quasi tutti i Presidenti di C hanno optato per la sospensione».