Sport

“Campioni di vita”: Lucchetta, Maspero e Tapia strappano applausi ad Ancona

Il road-show sul tema di sport e disabilità ha fatto tappa nel capoluogo dinanzi a centinaia di studenti. Oltre agli at erano presenti anche l'Assessore Andrea Guidotti e Roberto Spinucci di Intesa San Paolo

Campioni di vita
Un momento dell'evento di questa mattina

ANCONA- “Campioni di vita“, il road-show nazionale che ha fatto tappa ad Ancona dopo i precedenti di eventi di Padova, Brescia, Bari, Salerno e Bergamo, ha strappato applausi a scena aperta.

Dinanzi ad una platea di giovani, con una folta partecipazione delle scuole anconetane, hanno raccontato la loro esperienza di vita i campioni paralimpici Federica Maspero (velocista) e Oney Tapia (lanciatore) incalzati dalle domande di uno scatenato Andrea “Lucky” Lucchetta (campione del mondo di Volley) nel ruolo di presentatore.

Con loro anche i partner dell’evento, incentrato sul tema di sport e disabilità, nella fattispecie il Comune di Ancona rappresentato dall’Assessore allo sport Andrea Guidotti e la Banca Intesa San Paolo con il direttore dell’area retail di Ancona Roberto Spinucci.

Queste le voci dei protagonisti
Andrea Guidotti: «È un emozione incredibile ascoltare storie di vita e di sport da chi le ha vissute, nel vero senso della parola, in prima persona. La mia storia è semplice da uomo di sport mi sono ritrovato ad essere assessore di un sindaco competente come Valeria Mancinelli e sono fiero del mio ruolo. Lo sport spesso viene strumentalizzato e messo in crisi quando invece è la cosa più bella del mondo. Un contenitore inesauribile di valori».

Roberto Spinucci: «Bello ospitare un evento così dinanzi a tanti ragazzi. Mostrare grande vicinanza al territorio e ai giovani è una prerogativa di “Campioni di vita”. Far crescere queste nuove generazioni attraverso le emozioni raccontate direttamente da questi campioni».

Federica Maspero: «Da piccola praticavo sport solo a livello amatoriale perchè pensavo a tutt’altra strada. Non è stato facile svegliarsi dopo sette settimane di coma, piena di tubi e abbastanza stordita. Poi la voglia di riprendere come prima, la fiducia della gente che avevo intorno mi ha spinto a non mollare e iniziare questo percorso. Non ho pensato agli ostacoli ma solo alla gente che mi voleva bene. È stato determinante».

Oney Tapia: «Il bello dello sport è poter immaginare. Questo fa la differenza. È importante la fiducia, la voglia, la determinazione, è tutta una forza mentale. Questo va messo quando si affronta qualsiasi evento non uno in particolare, anche nella vita di tutti i giorni è così. Il sorriso neutralizza l’ansia, questa è la mia filosofia. Io lancio prima con la mente e poi con le braccia».