CIVITANOVA MARCHE – Via Leal e Falaschi, forse Rychlicki, Kovar e Hadrava. Succede sempre che non appena cade l’ultima palla si faccia l’appello tra chi parte e chi resta. È la legge del mercato in ogni sport.
Eppure quell’ultima palla, la magia di De Cecco frutto dell’intuizione e del genio del miglior palleggiatore del mondo, ha incoronato la Cucine Lube Civitanova M. Campione d’Italia, titolo atteso ma non scontato e passato per numerosi trabocchetti. Erano 15 anni, dai temi della Sisley Treviso, che nessuno si cuciva 2 scudetti consecutivi e magari sarebbero potuti essere tre se l’anno scorso la stagione non fosse stata sospesa.
Gli snodi cruciali della stagione dei cucinieri sono stati due: la sconfitta casalinga interna con lo Zaksa che ha convinto la società a esonerare Fefè De Giorgi anticipando l’arrivo di Blengini già opzionato per la prossima stagione. E poi i contagi da Covid che hanno lambito il gruppo biancorosso colpendo solo (si fa per dire) De Cecco e Leal alla vigilia dei Quarti di Finale contro Modena. Aver ottenuto la qualificazione senza due big ha ridato vigore ad alla squadra che poi ha eliminato Trento e dominato la finale con Perugia.
Che Cucine Lube sarà è già chiaro pensando alle riconferme di De Cecco, Juantorena, Simon, Balaso. La continuità sono loro. Per il resto ci sono situazioni da valutare. Leal ha già firmato per Modena e Rychlicki, l’opposto rivelazione della Superlega, potrebbe farlo presto. Falaschi andrà a Perugia.
Nelle parole di proprietà e dirigenza c’è il senso del presente e lo sguardo sul futuro. Per Fabio Giulianelli, AD del Gruppo Lube, «Tutte le vittorie sono belle, lo Scudetto in particolar modo ha il sapore di un successo che premia un intero anno. Quello di oggi ha qualcosa di diverso perché lo abbiamo vissuto in un momento in cui i fatti esterni al campo ci portavano a perdere la concentrazione. A inizio anno ci eravamo detti di restare sempre sul pezzo. Chiudiamo da campioni». La Presidente della Cucine Lube Civitanova Simona Sileoni ha riproposto il tema dei tifosi al palazzetto.
«Una vittoria maturata in una stagione dura che abbiamo grandemente superato con una prestazione finale pazzesca. La mancanza dal palazzetto? Quest’anno è uscita fuori tutta la mia anima da tifosa: urlavo da casa al punto da disturbare i vicini per il rumore. È difficile seguire la Lube dalla tv quando si è abituati a vederla dal vivo».
A questo proposito la novità è che ci sarà pubblico già sabato 1 maggio alle finali di Champions League in programma a Verona con due formazioni italiane a sognare il trofeo continentale. L’Imoco Conegliano al femminile e la Itas Trentino che punta a succedere alla Cucine Lube.
Per il DG Cormio: «Questa stagione ha visto la pallavolo italiana superare tanti ostacoli, è stata un’annata complicata per tutti e per noi in particolare. Per questo bisogna fare complimenti collettivi. Questo è lo scudetto delle scelte, anche se a volte impopolari e tristi. Vanno ricordati i meriti di Fefè De Giorgi, perché quando si rompono alcune cose a volte non ci sono responsabilità. Era il momento di cambiare e lo abbiamo fatto ritrovando una squadra più tonica che ha battuto tutte le avversarie più forti. Il merito dei ragazzi è lampante». Sul mercato ecco le ammissioni: «Questo gruppo, che purtroppo non avrà gli stessi interpreti dalla prossima stagione, ha chiuso un ciclo in cui tutti sono stati protagonisti. Se Modena sta costruendo una sorta di Lube 2, significa che in questi anni abbiamo seminato bene e, giustamente, chi è attento al mercato ci porta via qualche pezzo raro: bisogna accettare anche questo». Il futuro è già iniziato.