ANCONA – Federico Baldassarri resta al Cus Ancona. Con lui, di rientro, Marco Belloni. Prende sempre più forma la squadra di calcio a cinque guidata da mister Battistini, attesa da un impegnativo campionato di serie A2.
«Lo scorso anno quando sono arrivato al Cus in serie B – riferisce Baldassarri – mi sembrava di andare a disputare un campionato ben al di sopra delle mie potenzialità e invece grazie ai miei compagni di squadra, allo staff tecnico e all’intera società sono riuscito ad inserirmi nel migliore dei modi. Il mio primo anno tra i grandi non è stato poi cosi traumatico. Con la vittoria del campionato è arrivata questa serie A2, i timori se restare o meno c’erano. In fin dei conti, se la società ha deciso per la riconferma significa che qualcosa di buono sono riuscito a fare e questo mi ha spinto a rimanere ad Ancona. Vorrei ringraziare l’intero ambiente del Cus Ancona, lo staff tecnico, i miei compagni di squadra ma anche il presidente dell’Italservice Pesaro Lorenzo Pizza il quale ancora una volta si è dimostrato un uomo di sport agevolando la mia permanenza ad Ancona. Per disponibilità, rapporti umani e tanto altro ancora il Cus Ancona e l’Italservice Pesaro si assomigliano».
Tanti i ricordi della stagione appena passata per Baldassarri: il debutto, i due gol al Grottaccia Cingoli e quello a Montesicuro. «Tra qualche giorno festeggio il mio compleanno, 20 anni, quanto basta per sognare ad occhi aperti la serie A2 che avrò la possibilità di disputare con la maglia del Cus Ancona. Ci aspetta una stagione particolarmente difficile ognuno di noi dovrà dare il massimo compreso il sottoscritto».
È bastata una telefonata di Fabio Carletti, responsabile della sezione del Cus Ancona C5, per convincere invece Marco Belloni, un pezzo di storia del sodalizio, a tornare ad indossare la casacca degli universitari. «Avevo delle richieste da categoria superiore ma ho fatto una scelta di cuore, sono cresciuto nel Cus Ancona, tornare ad indossare questa casacca per il sottoscritto è motivo di grande soddisfazione. Dopo la mia prima esperienza con il Cus durata 4 anni, sono andato a Civitanova poi a Lecco per tornare al Cus. A seguire l’esperienza con la Melegatti Vicenza, il ritorno al Cus con la società che mi ha dato poi la possibilità di giocare in serie A1 con Mantova e Pescara. Conti alla mano questo è il terzo ritorno con il Cus Ancona. In serie A2 ci sono giocatori più tecnici, il livello è superiore cosi come non manca la fisicità. Le rose sono più ampie, ad ogni errore si paga dazio anche per il fatto che molte squadre hanno giocatori che magari sono scesi dalla massima serie per una questione economica. Il ritmo è alto, è bastato vedere le fase finali della Coppa Italia per rendersi conto che questo è tutto un altro campionato rispetto alla serie B».