Nel Decreto Agosto il budget per il credito di imposta per le sponsorizzazioni sportive è stato portato a 70 milioni di euro, orientandosi in parte verso le richieste non solo della base ma anche del Comitato 4.0 costituito dalle principali Leghe di sport diversi: Lega Volley maschile e femminili, Lega Basket, Fidal, Lega Pro, Lena Nazionale Pallacanestro.
«Oggi finalmente tiriamo un sospiro di sollievo, dietro l’approvazione di questa misura c’è tanto lavoro, lo dobbiamo alle migliaia di società che rappresentiamo sul territorio», si legge nella nota in attesa del provvedimento finale. Boccata d’ossigeno, quindi per i conti ma i problemi restano.
Tra le sfide aperte c’è quella della fruizione di stadi e palasport. Quello che ancora manca infatti è la decisa riapertura alla presenza di pubblico agli eventi e alle competizioni ma anche la possibilità per gli atleti di allenarsi senza restrizioni. Se le notizie circa i contagi non aiutano, però, anche la politica regionale si muove e lo stesso governatore uscente Ceriscioli ha anticipato che anche nelle Marche si sta valutando attentamente la questione aprendo spiragli positivi e aumentare la quota di 200 spettatori con mascherina previsti per un evento sportivo al chiuso e 1000 all’aperto previsti nel DPCM.
Tra i più interessati ci sono i dirigenti delle società che hanno da abbonamenti, biglietteria e merchandising un introito non marginale.
Pensiamo alla Lube Civitanova ma anche per la Vuelle Pesaro e le squadre di serie B oltre al calcio. A Civitanova con oltre 2.000 abbonati e il soldout di tutte le partite interne, pensare di giocare davanti a 200 selezionati fortunati sembrerebbe veramente una beffa oltre al danno di veder inevitabilmente ridotte alcune sponsorizzazioni. Per altro il DPCM in vigore fino al 7 settembre (prorogabile o modificabile) prevede che l’accesso dei 200 spettatori sia consentito sei i biglietti possono essere prenotati, se il distanziamento è garantito e se è verificato un costante ricambio d’aria.