ANCONA- Tra protocollo sanitario, ipotesi di ripresa del campionato di Eccellenza (al momento resta valida, seppur flebile, la data del 10 gennaio fissata dalla Figc Marche) e mercato.
Sarà un dicembre intenso in casa Anconitana come ha ribadito nelle ultime ore anche il direttore generale biancorosso Antonio Recchi: «Ci troviamo in una situazione mondiale difficile e particolare, da parte nostra vogliamo tornare a giocare ed allenarci nella massima sicurezza e per farlo vanno seguiti il protocollo e tutte le norme vigenti. I costi per i tamponi rapidi (al momento stabiliti per la Serie D che potrebbero interessare presto anche l’Eccellenza)? Non possono gravare solo sui club, sono necessari degli interventi a favore da parte delle istituzioni. Le società, l’Anconitana in primis, faranno la loro parte ma non devono essere le sole».
Sulla volontà di riprendere da parte di tutte le società di Eccellenza Recchi non nutre dubbi: «Spero che sia così altrimenti sarebbe la morte dello sport, una follia. Non credo che in Eccellenza ci sia chi sta pensando di non voler tornare in campo. La macchina intera deve ripartire, deve farlo per i valori legati allo sport ma anche a quelli sociali. Si può lanciare un messaggio di speranza attraverso il calcio».
Naturalmente non manca una battuta riferita al mercato di riparazione che durerà fino alle 19.00 del 26 febbraio (prima della proroga la scadenza era il 30 dicembre): «Il presidente ha detto una cosa giusta giorni fa, non c’è più l’ansia di arrivare al 30 dicembre, due obiettivi già ci sono (probabilmente riferito ai ritorni dei grandi ex Simone Rizzato e Salvatore Mastronunzio) stiamo lavorando insieme e con grande attenzione. Sento spesso mister Lelli, è carico e vuole tornare in campo come tutti. Sarà necessario un tempo adeguato di preparazione per farci trovare pronti alla ripresa».