In casa Fermana il DS Massimo Andreatini, per il terzo anno consecutivo in gialloblù dopo le esperienze con Real Rimini, ed altri tre anni a San Marino, si è soffermato sulla situazione venutasi a creare per l’emergenza Coronavirus e soprattutto su quali saranno gli scenari di mercato in questa e nella prossima stagione. Queste le parole del DS: «Se sino a qualche tempo fa non c’erano speranze di ricominciare, oggi lo scenario sta cambiando. Premesso che dovremo convivere con questo virus che purtroppo non ci lascerà nel breve, penso che saranno inevitabili in un primo momento le porte chiuse. Entro i primi di maggio sembra che il nuovo Decreto riporti le cose pian piano alla normalità, questo varrà anche per lo sport.
Per quello che riguarda la Fermana, la società aveva già posto in essere delle misure per la sanificazione degli ambienti, adottando ingressi riservati ad uno Staff ristretto in luoghi appositi. Una parte di quelle che sono oggi le idoneità richieste le avevamo già disposte. Sarà utile comunque potenziarle. Penso che ripartire senza pubblico sarà molto dura, ma anche il riuscire a tornare in campo sarebbe già un grande passo in avanti, così che tra 3-4 mesi potremmo magari tornare a vedere gli stadi nuovamente pieni».
«Spero anche che la stagione si possa concludere con dei vincitori e dei perdenti. Il format è cercare la miscela in modo che le sentenze vengano eseguite. Festeggiare o meno una squadra o un’altra penso sia inevitabile. Mi viene in mente ad esempio il Monza che stava stravincendo il torneo; in questo caso ritengo che la società abbia tutti i mezzi e le argomentazioni per far valere i propri diritti. Sento infatti dire da molti addetti ai lavori che chi sia primo oggi, meriti la vittoria ed il salto di categoria. Non credo in questo caso ad un annullamento della promozione».
Mercato e programmazione? Prosegue il DS: «Io e il DG Fabio Massimo Conti abbiamo sempre le orecchie aperte ed attente al mercato, con un occhio a quelle società che hanno situazioni di esuberi che potrebbero fare al caso nostro e creare situazioni importanti per noi. Se dovessimo ricominciare a giugno, ritengo sia fondamentale aprire una finestra di mercato diversa per prorogare le trattative con gli atleti. Questa è una problematica che andrebbe urgentemente risolta, anche se naturalmente diventerà un problema comunque comune per tutti. Sono convinto anche che assisteremo ad un ridimensionamento generale. Anche chi poteva “sperperare” somme ingenti sul mercato, si dovrà ridimensionare considerevolmente. In questo caso noi dovremo essere ancora più bravi e non ci sarà più quella spaccatura vista sino ad ora. Sarà così l’occasione per far venire alla luce i veri valori di chi opera sul mercato. Ci sarà comunque sempre qualcuno che alla fine avrà maggiori disponibilità, è naturale, ma sono sicuro che ce la giocheremo più alla pari rispetto a prima».
Il mister? conclude Andreatini, «si è fermato talmente tutto all’improvviso che non saprei cosa dire. Avevamo iniziato anche un po’ a parlare di futuro, ma senza niente di concreto. Il problema calcio è fondamentalmente incentrato sul problema economico stipendi-calciatori. Il giocatore è sempre molto sensibile a questo discorso, ma devo dire che in questa circostanza ho visto una sensibilità fuori dal comune. Nonostante girino cifre non esorbitanti nel nostro torneo, ho visto un grande interesse ad un ridimensionamento, anche da parte di chi percepisce cifre meno importanti. Occorrerà mettersi ad un tavolo e parlare ancor più di prima. Posso confermare che non c’è stato ad oggi nessun giocatore che abbia avanzato pretese particolari, nonostante ora si pensi molto alla famiglia. Occorre tener botta adesso, poi quando ne usciremo recupereremo tutto il tempo perduto».