Gentile e disponibile come sempre, mister Lorenzo Ciattaglia fa un bilancio sulla strepitosa stagione appena conclusa in questa intervista a Centropagina.
Originario di Cingoli, da due anni siede sulla panchina dell’Ilario Lorenzini Barbara, la formazione gialloblu sotto l’attenta guida di mister Ciattaglia si è imposta nel campionato di Promozione ottenendo la prima piazza del girone A. Un successo che ha portato ad una storica promozione in Eccellenza, il modo migliore per celebrare il cinquantesimo anno di vita della società.
Mister il suo straordinario campionato con l’Ilario Lorenzini non è certo passato inosservato: cosa ci dice in merito al suo futuro?
«Effettivamente sono arrivate delle chiamate, ma posso confermare che dopo un confronto con la società rimarrò alla guida del Barbara, mi sono trovato benissimo, le premesse per far bene ci sono, dopo qualche giorno di tranquillità ripartiremo più carichi che mai».
Che categoria è l’eccellenza?
«Sarà un campionato difficile, ovviamente il livello è più alto, ma una cosa è certa non vogliamo fare brutte figure. Ci sono i presupposti per fare un buon campionato, cercheremo di non recitare un ruolo da comparsa».
Se lo sarebbe aspettato di arrivare sin qui?
«Lo scorso anno sono subentrato quando la squadra occupava la terzultima posizione, siamo poi riusciti ad arrivare sesti; logicamente le due annate non sono paragonabili, ma per me è stata una grande soddisfazione anche arrivare a ridosso dei play-off nella passata stagione. Quest’anno siamo partiti senza troppe pressioni, certo sapevo di avere a disposizione ottimi elementi, la società mi aveva chiesto di provare a raggiungere un traguardo importante come i play-off per celebrare al meglio il cinquantesimo anno dell’Ilario Lorenzini e invece siamo arrivati in Eccellenza, difficile aspettarselo inizialmente…».
Che ambiente è Barbara?
«Premetto che ho una visione un po’…romantica del calcio, a Barbara ho avuto subito la sensazione di vivere un calcio di altri tempi, un attaccamento ai colori ed una passione incredibile, mi sono subito trovato benissimo. Può sembrare strano che in un paese così piccolo siano riusciti ad allestire un tifo così bello e coinvolgente, invece è tutto vero. Il calore, l’affetto della gente, così come avere una ventina di persone che seguono l’allenamento stabilmente, sono tanti piccoli aspetti che fanno la forza di questa società. L’amore per Barbara, riuscire a portare in alto il nome del paese è qualcosa di molto importante perché la squadra e la società sono il fiore all’occhiello di questa realtà. Vorrei anche aggiungere che siamo in testa non solo in termini di punti, ma anche dal punto di vista della disciplina e della correttezza, è un vanto anche farsi riconoscere per la sportività nell’arco dei 90 minuti».
Quali giocatori l’hanno colpita in questo girone A di Promozione?
«Sarebbe troppo facile dire Denis Pesaresi, sicuramente un giocatore di categoria superiore è Marongiu dell’Atletico Alma. Tuttavia ci sono altri 3 giocatori che mi hanno sorpreso: il primo è Bramucci che purtroppo è rimasto all’Olimpia solo pochi mesi, un gran talento, ovviamente Falcinelli della Vigor, un ragazzo dalle potenzialità straordinarie ed una visione di gioco davvero notevole, infine Bastianoni del Valfoglia».
E dei suoi ragazzi?
«Tutti i ragazzi della rosa, non c’è dubbio».
Parliamo di questa serie finale play-off cosa si aspetta?
«Onestamente mi aspettavo che la Vigor potesse passare il turno contro il Marzocca, detto ciò la squadra del Presidente Cerioni rimane un’ottima formazione. Me lo aspettavo perché noi siamo stati i primi a farne le spese, ho trovato una Vigor in forma, affiatata, un impianto importante come il Bianchelli gremito, poi forse la maggiore esperienza dell’Atletico Alma ha avuto la meglio nella gara secca. Ora dovranno vedersela con il Ciabbino, una formazione non facile da affrontare, staremo a vedere».