ANCONA- Un 2018 ricco di soddisfazioni. Tanti momenti salienti e di crescita per lo sport nelle Marche. L’incertezza sul futuro derivante dal riassetto nazionale. E migliorare con il lavoro, con la passione e con l’impegno di sempre. Ha tracciato un bilancio e guardato al futuro Fabio Luna, presidente del CONI Regionale Marche reduce da un anno pieno di gioie:
«Guardando a tutta l’attività del CONI Marche posso dire che i tre momenti che hanno caratterizzato il 2018 sono state le Olimpiadi Giovanili di Buenos Aires di ottobre alle quali hanno partecipato cinque atleti giovanissimi della nostra regione. (L’anconetana Giorgia Speciale, oro nel windsurf; Talisa Torretti di Fabriano, oro per la ginnastica ritmica nel team event e bronzo nel concorso generale; Lay Giannini, di Ancona, quinto alla sbarra e ottavo nel concorso generale per la ginnastica artistica maschile; Emma Silvestri, di San Benedetto, atletica, quinta nella corsa 400 m ostacoli ed Elisabetta Cocciaretto, originaria di Porto San Giorgio, ha raggiunto gli ottavi di finale nel tennis, ndr). Già questa di per sé sarebbe stata una grande soddisfazione, ma le Marche, grazie alle prestazioni di questi ragazzi, sono state la quarta regione d’Italia per numero di medaglie conquistate. Sono loro a rappresentare il volto migliore dello sport e sicuramente li attende un futuro ricco di successi. Un altro momento saliente è stato senza dubbio lo svolgersi del progetto “Marche in Movimento con lo sport di classe” (il progetto che promuove la pratica sportiva nelle scuole elementari, dalla I alla V, ndr). L’adesione delle scuole della regione è stata imponente, in crescita questo anno scolastico, ed abbiamo potuto toccare con mano i risultati del progetto, girando le scuole della regione e vedendo come insegnanti e bambini si dedicassero all’attività. Per questo anno scolastico sono 45mila gli alunni coinvolti su tutto il territorio regionale. Un progetto che avvicina i più piccoli allo sport e che trasmette loro i suoi valori, ma anche i principi di un corretto stile di vita. Non a caso è finanziato dal CONI ma anche dall’Asur Marche. Terzo momento, il Giro d’Italia che ha attraversato la nostra regione lo scorso maggio e poi l’oro mondiale delle Farfalle Azzurre tra cui ci sono le tre atlete della ginnastica di Fabriano Milena Baldassarri, Martina Centofanti e Letizia Cicconcelli».
Soddisfazioni rese possibili dall’impegno, sul territorio, del CONI attraverso l’impiantistica e le attività nelle scuole: «Dopo anni durante i quali non si investiva più sull’impiantistica, grazie a bandi ad hoc ed ai finanziamenti della Regione Marche, si è tornati a fare investimenti per la riqualificazione delle strutture sportive, ma anche per il loro ammodernamento ed il loro efficientamento energetico. Uno sforzo ingente di risorse, provenienti anche dal CONI nazionale, che ha mantenuto l’impegno preso di intervenire immediatamente sugli impianti fortemente danneggiati dal terremoto del 2016. Nell’ultimo biennio, tra il fondo “Sport e periferie” (assegnate le risorse del bando 2017, si è chiuso il bando 2018 lo scorso 16 gennaio, ndr), gli investimenti della Regione e degli altri enti locali, possiamo dire che attualmente sono in corso progetti su 150 strutture sportive per un investimento complessivo generato di oltre 36 milioni. Per quanto riguarda il rapporto tra sport e scuole, sì la chiave affinché cresca il movimento sportivo, ma anche i risultati di alto livello. Le attività nelle scuole sono fondamentali per la promozione di una cultura sportiva, l’Italia è stata l’ultima in Europa ad introdurre l’attività motoria e sportive nelle scuole primarie, grazie proprio a progetti come quello di “Marche in movimento con lo sport di classe”. E’ attraverso le scuole che si allarga la base del mondo sportivo, che i più piccoli conoscono tutti gli sport e non solo i più noti, e di conseguenza, allargando la base aumenta la possibilità che emergano grandi campioni».
E ora si attendono potenziali cambiamenti dovuti al riassetto nazionale del CONI: «Sul riassetto del CONI c’è in questo momento preoccupazione, ma per la situazione di incertezza che si è creata e non perché non si potesse pensare ad una riorganizzazione del settore. Una riforma era attesa da tempo, sin dall’abolizione dei comitati provinciali sostituiti dalle delegazioni provinciali che di fatto non è stato un percorso compiuto. Però siamo nel 2019, in un anno pre olimpico, la legge è stata approvata, di fatto con la costituzione di “Sport e Salute”, ma ancora non ci sono gli organi direttivi né sono state fatte le convenzioni per il trasferimento di risorse e servizi, mentre l’attuale CONI Servizi di fatto non è più operativa. Questo stallo incide inevitabilmente sul funzionamento e sull’attività dei Comitati regionali e sui tanti progetti di promozione sportiva che al momento non sono rifinanziati per il 2019. Detto questo, io sono un ottimista per natura, e non ho pregiudizi, ma abbiamo bisogno che si acceleri il processo e si definisca chiaramente l’esito finale a cui questo percorso deve portare».